Tra dem e grillini ora è polemica sui braccialetti elettronici. Intanto Ronzulli (FI) rispolvera Draghi premier, e il PD parte con il programma. Scenario Zingaretti
E’ una campagna elettorale che, per ora, procede a strappi non essendo entrata nella fase calda. Per cui, sono in molti a presagire scontri anche più forti di quelli cui stiamo assistendo anche su fatti di attualità più o meno quotidiani.
Polemiche avanti sulle candidature a 5 stelle dopo quanto svelato da “Piazza Pulita” su Emanuele Dessì, candidato al Senato per il Movimento. “Per settimane hanno annunciato controlli e verifiche sulle loro liste, che peraltro hanno scritto e riscritto più volte, ma non si erano accorti che il loro candidato che si professa nullatenente è in realtà titolare di due aziende ed ex consigliere comunale a Frascati e vive in una casa popolare a 7 euro al mese” scrive l’on. Michele Anzaldi del Partito Democratico su Facebook.
Luigi Di Maio, leader del M5S, ha già preso le dovute distanze dalla vicenda (e dal candidato): “Il mio dovere è tutelare il Movimento. Abbiamo avviato tutti gli accertamenti e se dovesse essere vero quello che sta emergendo, allora non avremo nessun problema sul fatto che queste persone non possono stare nel Movimento”. Nel frattempo, Dessì ha annunciato che avrebbe dato la sua versione dei fatti con una diretta sul social network: “Ora basta, adesso parlo io!”. Qualunque sia la spiegazione, se non sarà lo stesso Dessì a rinunciare, è destinato ad entrare sicuramente in Senato, essendo candidato come secondo al plurinominale in Lazio 3.
Ma se i dem attaccano i grillini, questi ricambiano. In merito alla vicenda dei braccialetti elettronici che il colosso internazionale Amazon avrebbe imposto ai propri dipendenti per monitorarne il lavoro, Di Maio, con una news sul blogdellestelle.it, afferma che “è bene fare chiarezza: se in Italia si possono mettere dispositivi addosso ai lavoratori è grazie al Jobs Act. È incredibile che il Pd, che ha fatto la legge per mettere i transponder addosso agli esseri umani, adesso critichi Amazon”.
Interviene anche il Ministero del Lavoro: “Con riferimento ad alcune affermazioni secondo le quali il Jobs Act avrebbe autorizzato l’utilizzo di dispositivi per il controllo a distanza dei lavoratori, si precisa che queste affermazioni non rispondono alla verità dei fatti (…). La norma non ha liberalizzato i controlli” si legge in un comunicato.
E il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, che ha incontrato oggi una delegazione dell’azienda, rimarca: “Gli unici braccialetti che facciamo in questo Paese sono quelli che produce la nostra gioielleria. Una cosa come quella, in Italia non ci sarà mai”.
Nel centrodestra all’improvviso torna a farsi il nome di Draghi come premier, una vecchia idea di Berlusconi a suo tempo subito affossata dallo stesso interessato. In ogni caso, da nota esponente di Forza Italia, Licia Ronzulli, arriva un chiaro endorsement al Presidente della Bce: “A me piacerebbe Mario Draghi come presidente del Consiglio. Ma lo decideremo soltanto con i conti in mano dopo le elezioni”, ha dichiarato la parlamentare azzurra.
Dal canto suo, il Partito Democratico, e il centrosinistra in generale (leggi +Europa di Emma Bonino), invece, tra oggi e domani iniziano “per davvero” la loro campagna elettorale. Il Partito Democratico sta facendo sfilare a Bologna candidati e non per presentare il proprio programma sotto la regia del segretario Matteo Renzi, mentre al lancio di +Europa, domani a Roma, interverranno il premier Paolo Gentiloni e il ministro Calenda.
I problemi del Pd però non finiscono mai, anzi. Dopo le dimissioni di alcuni esponenti della dirigenza siciliana del partito e le dichiarazioni provocatorie del governatore pugliese Michele Emiliano (“dopo il 4 marzo dobbiamo convincere Renzi a lasciare), inizia a circolare l’ipotesi che, in caso di un risultato negativo alle politiche e positivo nelle regionali nel Lazio, il futuro del partito potrebbe essere proprio nelle mani di Nicola Zingaretti, volto tra l’altro gradito anche a Leu in un’ottica ulivista che, in fondo, potrebbe piacere anche a prodiani e non solo.