M5S e Forza Italia non recedono dai rispettivi veti, con la Lega sullo sfondo. A Montecitorio si insedia la Commissione speciale. Gentiloni: “No a interventi armati in Siria”
Mentre al Quirinale si sta per chiudere la prima giornata del secondo giro di consultazioni per tentare di sbloccare lo stallo sulla formazione del Governo, nella giornata di oggi si è assistito a una nuova puntata dello scontro polemico tra Movimento 5 Stelle e Forza Italia, con la Lega di Matteo Salvini spettatrice (non) protagonista.
“Parteciperemo a un Governo solo se ci sarà una dichiarazione esplicita e chiara da parte dell’M5S e che ci sia pari dignità tra tutte le componenti del centrodestra, FI e Berlusconi. Senza questa condizione la trattativa non potrà neanche iniziare”. Così, nel primo pomeriggio, la capogruppo alla Camera Maria Stella Gelmini ha ribadito l’intenzione dei berlusconiani di non cedere ai veti dei pentastellati nei confronti del loro leader, confermando al tempo stesso la volontà di Forza Italia di sottrarsi alla ‘tenaglia’ dell’asse Salvini-Di Maio, mai tramontato dall’elezione dei Presidenti delle Camere in avanti. Come prevedibile, non si è fatta attendere la risposta del Movimento, che con i presidenti dei parlamentari Danilo Toninelli e Giulia Grillo ha rilanciato il “mai un Governo con Berlusconi e Fi”, aggiungendo che “Forza Italia potrebbe risolvere l’impasse facendosi di lato e consentendo così un Governo M5S-Lega”.
Sarà da vedere a cosa porteranno i colloqui dei maggiori partiti con il Capo dello Stato, e se Sergio Mattarella deciderà di tentare la strada di un pre-incarico o se, qualora ravvisasse un avvicinamento tra le forze politiche, opterà per un terzo round di incontri sul Colle. Ciò che continua ad apparire quasi certo è che difficilmente la crisi avrà un’evoluzione in tempi rapidi, e che l’interlocuzione tra gli schieramenti in campo è destinata a proseguire almeno nelle prossime settimane. In questo senso, va segnalata la nuova iniziativa di Luigi Di Maio, che ha assegnato al docente universitario Giacinto Della Cananea l’incarico di esaminare i programmi elettorali di Lega e Pd e predisporre entro il prossimo 30 aprile, con la collaborazione di un Comitato di esperti, una relazione sui punti condivisi tra M5S e i potenziali soci del ‘contratto alla tedesca’ proposto dal Capo politico grillino.
Parallelamente alle consultazioni sul prossimo Esecutivo, continua ad assumere rilevanza nel mondo politico la situazione in Siria, dove la prospettiva di un attacco americano ha portato nelle ultime ore a un irrigidimento dei rapporti tra Stati Uniti e Russia, con l’Europa che sembra procedere in ordine sparso. Dopo la preoccupazione filtrata dal Quirinale sulle linee future della politica estera italiana (le forze uscite vincitrici dalle urne hanno rapporti non conflittuali con Vladimir Putin), nel pomeriggio il premier uscente Paolo Gentiloni ha assicurato che l’Italia non parteciperà ad azioni militari sullo scenario siriano, condannando al tempo stesso l’uso delle armi chimiche da parte del regime di Assad.
Sullo sfondo del dibattito procede l’avvio delle attività in Parlamento. Stamattina si è insediata la Commissione speciale della Camera sugli atti speciali del Governo, che ha proceduto poi all’elezione dell’Ufficio di Presidenza. Come da anticipazioni di ieri, il nuovo accordo tra M5S e Carroccio ha portato all’elezione a presidente del leghista Nicola Molteni. Vicepresidenti saranno i deputati Andrea Mandelli (Forza Italia) e Giorgio Trizzino (Movimento 5 Stelle), mentre la carica di segretario sarà ricoperta da Vittorio Ferraresi (M5S) e Paolo Russo (FI). Dunque, centrodestra e pentastellati hanno nuovamente trovato un accordo per la ripartizione di incarichi di garanzia, lasciando a secco il Partito Democratico.
In ultimo luogo, prosegue a Montecitorio l’attivismo sul fronte dei vitalizi degli ex parlamentari. Il questore anziano della Camera, il pentastellato Riccardo Fraccaro, ha annunciato che “l’M5S abolirà i vitalizi nel giro di due settimane con una delibera. Sono un istituto anacronistico e inaccettabile, la Terza Repubblica nasce per restituire centralità ai cittadini. Non possono più esserci privilegi per la politica”. Tuttavia, il Movimento 5 Stelle avrà bisogno anche in questo caso del sostegno della Lega (o in alternativa del Pd) per far passare la propria linea nell’Ufficio di Presidenza, e non è scontato che gli altri partiti consentano che veda subito la luce quella che sarebbe un’ottima arma da giocare in un’eventuale campagna elettorale a breve termine.