Proseguono i colloqui della Presidente Alberti Casellati con le forze politiche. Restano i veti incrociati
di Federica Fabiani
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deciso di affidare alla Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, un incarico esplorativo mirato a “verificare l’esistenza di una maggioranza parlamentare tra i partiti della coalizione di centrodestra e il Movimento 5 stelle e di un’indicazione condivisa per il conferimento dell’incarico di Presidente del Consiglio”, lo ha dichiarato il segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti.
Casellati dovrà riferire l’esito delle, per certi aspetti “terze consultazioni”, al Capo dello Stato già entro questo venerdì (Per tutti gli aggiornamenti sulle consultazioni: Finestra sul Quirinale). Da sottolineare che Mattarella ha posto la scadenza a venerdì 20 aprile, quindi prima delle elezioni regionali in Molise previste per questo fine settimana; (dopo che queste erano state invocate da alcuni come possibile benchmark per la formazione di un governo, ndr).
Luigi Di Maio ha imposto un ultimatum alla Lega da cui si aspetta una risposta definitiva per formare un governo insieme entro questa settimana. Ultimatum al quale la Lega risponde invocando un passo indietro di Di Maio e la caduta del veto su Berlusconi. In corso l’incontro con la delegazione di Forza Italia guidata dal suo leader Silvio Berlusconi. A seguire l’incontro conclusivo con Fratelli d’Italia, capeggiati dall’on. Giorgia Meloni.
Un Movimento 5 Stelle che però a detta del capogruppo al Senato Danilo Toninelli, rifiuta l’ipotesi di un governo senza Luigi Di Maio premier. “Non perché vogliamo posizionare Luigi Di Maio lì, – spiega il Sen. Toninelli – ma perché sono state 11 milioni di persone ad averlo scelto. Ci siamo presentati agli elettori con un programma netto, una squadra di governo e un candidato premier. (…) Come facciamo a dire a queste persone che abbiamo cambiato idea, che scegliamo una figura terza che non è uno eletto, che è uno che non ha preso un voto? (…) L’unico prosegue che garantisce l’attuazione del nostro programma e di un eventuale contratto di governo è Luigi Di Maio”. Alle ulteriori dichiarazioni di Toninelli sull’eventuale disponibilità del Partito Democratico a sostenere un governo Di Maio è subito seguita la replica del capogruppo dem Andrea Marcucci su Facebook: “Toninelli sa benissimo che il forno con il Pd è chiuso, anzi non è mai stato aperto (…) Dicano se sono in grado di formare un governo con il centrodestra”.
In merito poi agli impegni parlamentari, fumata nera per l’elezione di un giudice della Corte costituzionale e dei due componenti laici del Consiglio superiore della Magistratura. Nessuno ha raggiunto la maggioranza dei 2/3 per fare scattare l’elezione. Servirà, quindi, una nuova votazione del Parlamento in Seduta comune.
In compenso, alla Camera dei deputati è stato eletto Segretario in rappresentanza del Gruppo Misto di Montecitorio l’on. Ale Colucci (in quota Noi con l’Italia).