Domani all’Ergife di Roma. Le posizioni in campo
di Simona Corcos
Nel weekend che precederà probabilmente la formazione del nuovo Governo, il Pd lavora alla tregua per evitare spaccature interne al partito, dopo l’esito del voto del 4 marzo. Saranno circa 750 i delegati, membri dell’Assemblea, che prenderanno parte all’incontro (di 1.021 delegati nazionali). Qualora dovessero andare alla conta, sarebbero più della metà, circa 470, i renziani rispetto al fronte pro Martina. Attesa per l’intervento di apertura dell’assemblea dell’ex segretario Matteo Renzi.
L’ex Ministro dell’Agricoltura vorrebbe essere eletto segretario per traghettare il partito alle primarie, senza Commissione congressuale. Scelta non condivisa dai renziani che punterebbero a proporre Lorenzo Guerini per evitare le primarie, dove potrebbero rischiare di non avere candidati in grado di sfidare il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti appoggiato dal gran parte del partito, e convocare domani il Congresso in autunno.
La mediazione del segretario reggente Maurizio Martina, appoggiata anche da Nicola Zingaretti, non piace al presidente Matteo Orfini, secondo cui l’Assemblea non può eleggere un segretario e al tempo stesso convocare il congresso anticipato del partito: necessario scegliere una delle due strade. Zingaretti ha così commentato su Facebook: “La proposta Martina a me sembra ragionevole e condivisibile. Eleggere un segretario in assemblea e fare il congresso. Nei prossimi mesi dovremo certo discutere e decidere ma anche lottare, batterci, fare opposizione in Parlamento e nei territori. Con il Governo che si sta formando mi sembra difficile sia possibile farlo sotto la guida di una commissione congressuale. Dobbiamo salvare il PD e questa, io credo sia la priorità assoluta”.
A sposare questa posizione non solo Zingaretti, ma anche Orlando, Franceschini e Gentiloni.
L’assemblea nazionale potrebbe quindi essere “divisa in due round”: domani una giornata dedicata alla discussione politica e a giugno o in autunno (considerando che lo spettro delle urne anticipate sembra scongiurato) il voto per indire il Congresso, evitando in questo modo conte interne alle correnti.
Martina continuerebbe a guidare il partito in questa fase di transizione. Qualora non si riuscisse a prendere altro tempo, domani si potrebbe quindi votare per aprire la fase congressuale.