Chiuso il contratto ma non l’accordo sul premier. Berlusconi “provoca” a modo suo. Casellati sul Caso Tortora
Di LabParlamento
Consultazione online del M5S sul contratto di programma in corso (sebbene molto a rilento), gazebo della Lega in via di approntamento per il fine settimana ma, intanto, mercati finanziari sempre più turbolenti mentre restano le ultime ore per un accordo sul premier da portare lunedì al Capo dello Stato per chiudere comunque una vicenda, quella del nuovo Governo, che si dipana ormai da tanti, troppi giorni. Certo, l’esito delle consultazioni (le percentuali a favore o contro), specie in casa Carroccio, appare importante per legittimare o meno il lavoro fatto. E c’è perfino chi si spinge a parlare di exit strategy calcolata da parte di Salvini. Di sicuro, gli umori delle basi sono decisivi per la scelta del premier che, stando alle ultime, dovrebbe ancora essere scelto tra i Cinque stelle: una persona autorevole, che possa sedersi davanti agli interlocutori europei e mondiali rappresentando al meglio il nostro Paese, ha chiesto Sergio Mattarella. Finora non si è riusciti a trovarlo. D’altra parte, si fa notare, se così autorevole accetterebbe un “programma” tutto già confezionato?
Procede la corsa al rialzo dello spread tra il Btp e il Bund. Il differenziale di rendimento ha toccato i 160 punti base, il livello più alto dal 4 gennaio scorso. Il tasso sul titolo decennale del Tesoro cresce al 2,22%. Tra gli investitori ci sono timori per le ingenti spese previste nel contratto e la mancanza di coperture, che potrebbero mettere a rischio i conti pubblici. In Borsa Milano, anche oggi la peggiore tra le piazze europee, cedono tutti i titoli bancari. La Commissione Ue non commenta per ora il contratto di Governo Lega-5 Stelle: “Non abbiamo ancora visto il testo, il processo è ancora in corso, non c’è ancora un Governo in carica, commenteremo al momento dato”, ha detto una portavoce del presidente Jean Claude Juncker.
“Faremo di tutto perché un governo nasca, in ogni caso un governo nascerà. Lunedì sicuramente andremo dal presidente Mattarella per rispetto, perché comunque si chiuda abbiamo fatto tutto il possibile” ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, interpellato dai giornalisti a Monza. “Se voi deciderete che è la strada giusta da percorrere, nonostante quello che dicono tutti i giornaloni italiani e stranieri, nonostante qualche burocrate a Bruxelles, nonostante lo spread, allora come capo politico del MoVimento 5 Stelle firmerò questo contratto per far finalmente partire il governo del cambiamento” scrive dal canto suo sul blog delle Stelle Luigi Di Maio lanciando la votazione online.
Sempre Di Maio si rivolge agli elettori del Movimento indicando i principi che hanno ispirato l’accordo con la Lega. “Ci sono gli italiani in questo contratto. Ci sono io in quanto cittadino italiano. Ci sei tu qui dentro – dice rivolgendosi direttamente al lettore – leggi questo contratto e sentiti parte di questa ondata di cambiamento che sta per infrangersi sulle speranze di chi voleva che tutto restasse così com’era e sentiti orgogliosamente italiano oggi perchè una nuova era sta per cominciare. La cosa più bella è che ognuno di voi, come me, oggi possa dire: #iosononelcontratto”.
“Giorni e notti di lavoro, tanti punti del programma della Lega e del Centrodestra in questo contratto di governo”, commenta invece Matteo Salvini, su Facebook. “Dalla sicurezza alle pensioni, dall’immigrazione al lavoro, dalla legittima difesa alla flat tax, dalla chiusura dei campi rom agli asili gratis per le famiglie italiane, dall’autonomia delle regioni alla chiusura delle cartelle di equitalia”.
A rimarcare invece le distanze è Silvio Berlusconi: “Salvini – ha detto il leader di Forza Italia – non ha mai parlato a nome della coalizione di centrodestra, ha sempre e solo parlato a nome proprio o a nome della Lega. La coalizione con un programma comune è assolutamente un’altra cosa e non ha nulla a che vedere con il Movimento 5 Stelle. In questo momento con Salvini c’è molta distanza”. “Nell’ultima telefonata che gli ho fatto ho consigliato a Salvini di tornare a casa”, chiude il leader di Forza Italia.
Tra i punti che più preoccupano proprio Berlusconi l’asserito giustizialismo che pervade il contratto e le idee in merito dei Cinque Stelle. Ripensando al caso Tortora “prevale la sensazione che la presunzione di innocenza non sia un principio del diritto riconosciuto e tutelato; e non sono rari i casi – anche di stretta attualità – in cui il lavoro dei giornalisti si intrecci con quello dei magistrati per la costruzione di una campagna basata su teoremi preconfezionati”, ha dichiarato il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati parlando al convegno dal titolo ‘Caso Tortora Caso Italia’ organizzato in occasione del trentesimo anniversario della morte del presentatore.
“Il documento 5Stelle-Lega (nei suoi aspetti accettabili, negativi, oscuri o omissivi) sarebbe comunque giustificato come programma elettorale. Come contratto, non c’è notaio che lo registrerebbe”, taglia corto infine Pierluigi Bersani su twitter uscendo da un lungo silenzio, un occhio attento all’esito dell’assemblea Pd di domani.