Raggiunta quota 171. Verso lo scioglimento della riserva. Poi i ministri. Resta il nodo sull’Economia
di LabParlamento
In occasione dell’incontro tenutosi ieri tra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Professor Giuseppe Conte, figura indicata da MoVimento 5 Stelle e Lega come Premier del loro esecutivo, il Quirinale ha affidato al giurista – dopo circa 80 giorni – l’incarico di formare il prossimo Governo; incarico accettato con riserva, come da prassi.
Il Presidente del Consigli incaricato, di conseguenza, sta conducendo un suo round di consultazioni con tutti i Gruppi Parlamentari. I colloqui nella Sala dei Busti a Palazzo Montecitorio hanno il seguente calendario:
- Ore 12.00: Componente del Gruppo Misto Camera “Europa-Centro Democratico”e Componente del Gruppo Misto Senato “Più Europa con Emma Bonino”
- Ore 12.20: Componente del Gruppo Misto Camera “Civica Popolare –AP-PSI-Area Civica”
- Ore 13.00: Componente del Gruppo Misto Camera “Noi con l’Italia – USEI”
- Ore 13.20: Componente del Gruppo Misto Camera “MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero e Componente del Gruppo Misto Senato “PSI-MAIE”
- Ore 13.40: Gruppo Mistodel Senato della Repubblica
- Ore 15.00: Gruppo “Per le Autonomie (SVP-PATT,UV)” del Senatodella Repubblica e Componente del Gruppo Misto Camera“Minoranze Linguistiche”
- Ore 15.40: Gruppo “Liberi e Uguali”della Camera dei deputati Senatori Gruppo Misto Senato “Liberi e Uguali”
- Ore 16.20: Gruppi “Fratelli d’Italia”del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati
- Ore 17.00: Gruppi “Partito Democratico”del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati
- Ore 17.40: Gruppi “Forza Italia-Berlusconi Presidente”del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati
- Ore 18.20: Gruppi “Lega – Salvini Premier”del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati
- Ore 19.00: Gruppi “Movimento 5 Stelle”del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati
La principale novità è che l’incontro del Presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte con i rappresentanti dei Gruppi Parlamentari, e delle loro componenti più diverse, ha fatto sì che l’intesa di maggioranza MoVimento 5 Stelle – Lega risicatissima fino a questa mattina, e che al Senato contava solo un + 6 per non andare sotto soglia rafforzasse i propri numeri.
Ai 109 senatori 5 Stelle e ai 58 della Lega (tot.167 su 318) si aggiungono infatti, arrivando a quota 171, quattro membri del gruppo Misto di Palazzo Madama: gli ex M5s Maurizio Buccarella e Carlo Martelli, e i parlamentari eletti all’estero Ricardo Antonio Merlo e Adriano Cario. Ma in realtà il numero potrebbe salire ancora, visto che i 4 rappresentanti delle Autonomie (SVP-Patt e UV) tengono aperta l’interlocuzione con il Presidente incaricato. Una figura, quella di Conte, apprezzata dagli autonomisti che lo hanno definito “molto aperto, attento, informato anche sulle situazioni locali”, hanno sottolineato la senatrice Julia Unterberger e il deputato Manfred Schullian. Anche se bisognerebbe dire che che nel Contratto di Governo M5S-Lega non vi è un punto dedicato alle autonomie.
Anche a Montecitorio, 6 deputati, di cui 5 ex M5S e un rappresentante di MAIE, voteranno il sostegno al nuovo esecutivo, si tratta di Silvia Benedetti, Alejandro Mario Borghese (MAIE), Salvatore Caiata, Andrea Cecconi, Antonio Tasso e Catello Vitiello. Alla Camera la maggioranza avrà in ogni caso numeri molto larghi, con un totale di 352 deputati su 630: 222 del M5s, 124 della Lega e sei del Misto.
Niente da fare, invece, per Fratelli d’Italia, la cui leader Giorgia Meloni ha ribadito non voterà la fiducia al Governo Conte.
Da quanto si apprende, e a meno di novità politiche impreviste, è possibile che il Presidente del Consiglio incaricato possa tornare al Colle per sciogliere la riserva già domani venerdì 25 maggio; questo secondo faccia a faccia tra Mattarella e Conte costituirebbe l’occasione per cominciare a discutere della lista dei ministri del prossimo esecutivo. Il nodo più importante – soprattutto per il Quirinale – rimane quello del Ministero dell’Economia, che, Matteo Salvini in particolare, vorrebbe che fosse il Professor Paolo Savona.
Una volta che il Capo dello Stato e il Presidente del Consiglio incaricato avranno raggiunto un accordo sui dicasteri (presumibilmente domani), con relativa ufficializzazione della squadra, Conte tornerà una terza volta da Mattarella per il giuramento, suo e dei ministri, e questo potrebbe avvenire nella giornata di sabato 26, nell’ottica di presentarsi in Parlamento per la fiducia martedì prossimo, 28 maggio.
Ciò che è importante ora è capire quanta discrezionalità avrà conte nella composizione del Governo – date le ingerenze implicite e non di Luigi Di Maio e Matteo Salvini, e quanto e se Mattarella vorrà dire la sua sui futuri componenti del Consiglio dei Ministri.