Mancano i numeri in Parlamento. L’ex Commissario tornerà a breve da Mattarella con la lista dei Ministri
di LabParlamento
In seguito al fallito tentativo del Prof. Giuseppe Conte di formare il Governo e l’aprirsi di una concreta crisi istituzionale tra il Quirinale e i partiti della maggioranza giallo-blu (MoVimento 5 Stelle e Lega), il Presidente Mattarella ha conferito al Prof. Carlo Cottarelli l’incarico di formare un governo tecnico del Presidente che possa traghettare il Paese ad elezioni.
L’ex commissario alla spending review, oggi Direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica di Milano, ha accettato come da prassi con riserva. Tornerà a stretto giro al Quirinale per presentare a Mattarella la lista dei Ministri.
Cottarelli ha dichiarato alla stampa: “Onorato come italiano di questo incarico. Mattarella mi ha chiesto di presentarmi in Parlamento con programma per portare il paese alle elezioni. Intendo farlo in tempo breve”. Il Prof. Cottarelli si impegna a non candidarsi alle prossime elezioni, chiederà lo stesso impegno anche ai ministri del suo Governo. Ha evidenziato inoltre, che tale “Governo si chiamerebbe fuori da qualsiasi questione elettorale”. A quanto si apprende, sembra che sarà un Governo snello, con pochi ministri che verrà presentato al Quirinale entro domani. Quindi possibile giuramento e fiducia alle Camere già entro la settimana.
L’ex Commissario ha prospettato due strade:
- “In caso di fiducia al mio Governo il programma includerebbe anche l’approvazione della Legge di Bilancio 2019, le Camere verrebbero poi sciolte” andando al voto ad inizio 2019;
- “In caso di mancata fiducia il Governo si dimetterebbe subito occupandosi solo di affari correnti, accompagnando il Paese ad elezioni dopo agosto“.
Considerando le maggioranze parlamentari, è molto probabile che questa seconda strada sia quella a cui andremo incontro, con un Governo bocciato in Parlamento, in carica per il disbrigo degli affari correnti fino a nuove elezioni, a inizi di settembre, probabilmente domenica 9 o domenica 16 settembre.
Movimento 5 Stelle, Lega, e Fratelli d’Italia hanno già dichiarato la loro indisponibilità a votare la fiducia al Governo del Presidente. Ad oggi l’unico partito ad aver dichiarato di appoggiare esplicitamente Mattarella è il Partito Democratico.
Da definire in modo ufficiale la posizione di Forza Italia. Ieri sera in una nota Silvio Berlusconi aveva espresso “Rispetto per la scelta di Mattarella, primo dovere la difesa del risparmio degli italiani”. Forza Italia aveva dichiarato Berlusconi, “Attende le determinazioni del Capo dello Stato, e ove necessario sarà pronta al voto”. Tuttavia questa mattina esponenti di Forza Italia tra cui Maurizio Gasparri e Giorgio Mulé, portavoce unico dei gruppi parlamentari di FI alla Camera e al Senato, hanno dichiarato che gli azzurri non appoggeranno l’ennesimo Governo non eletto. Questo cambio di posizione è probabilmente dovuto alla minaccia di Salvini nei confronti di Berlusconi di rompere l’alleanza di centrodestra qualora il Cav decidesse di votare la fiducia al Governo Cottarelli.
Da segnalare infine che nonostante le rassicurazioni di Cottarelli ai mercati “Un mio governo sarebbe cauto con i nostri conti pubblici. Possiamo fare meglio che in passato con l’Europa, ma riconoscendo in nostro ruolo nell’Unione” lo spred continua ad aumentare. Sembra infatti che la Borsa tema maggiormente questa situazioni di instabilità politica rispetto al precedente scenario. Da monitorare future evoluzioni successive alle dichiarazioni di pochi minuti fa.