Ma l’immigrazione resta al centro del confronto politico. Merkel chiama Conte: “bozza Dublino” accantonata
Di Federica Fabiani
La giornata si è caratterizzata per l’elezione degli Uffici di Presidenza delle Commissioni permanenti di Camera e Senato, un passo decisivo e atteso che renderà il Parlamento pienamente operativo; tra i due rami del legislativo, 17 Presidenze sono andate al MoVimento 5 Stelle, le restanti 11 alla Lega di Matteo Salvini. Nessuna sorpresa, quindi, poiché si è rispettata l’alternanza come nella ripartizione degli incarichi parlamentari, dei Ministri del Governo Conte e del c.d. Sottogoverno.
Le votazioni si sono svolte in contemporanea alla riunione dell’Eurogruppo in Lussemburgo, dove per l’Italia era presente il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria, assieme al Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro e delle Politiche Sociali, Luigi Di Maio, che ha presentato ai rappresentanti dei Paesi UE le linee del Decreto Dignità che il Governo vuole portare avanti.
In seguito all’incontro con i suoi omologhi europei, Di Maio ha detto che “a Bruxelles tutti sono consapevoli di quello che noi (il MoVimento 5 Stelle, ndr) diciamo da anni di voler fare”, in particolare, con riferimento al mercato del lavoro e alle trasformazioni tecnologiche che lo stanno caratterizzando. Il punto di partenza, viene ribadito, devono essere Centri per l’Impiego di qualità, e, proprio a questo riguardo, Di Maio ha poi aggiunto che “con il Ministro del Lavoro tedesco, ci siamo detti che presto andrò a Berlino”.
Obiettivo del responsabile dello Sviluppo Economico e del Lavoro, infatti, dotare l’Italia di un sistema di “centri per l’impiego simili al sistema tedesco”. Per le coperture si pensa al Fondo FSE+ , per l’implementazione ad un coordinamento con gli Assessori Regionali al Lavoro che Di Maio ha dichiarato di voler incontrare quanto prima. Sul piatto anche la necessità di ridurre la burocrazia europea per l’accesso ai fondi. Con l’omologo francese Di Maio ha invece trattato il tema dei Rider, ribadendo la necessità di tutelare questa nuova categoria di lavoratori.
Ma ad interagire con i massimi vertici europei oggi è anche il Premier Giuseppe Conte che, come ha scritto su Facebook, ha ricevuto una telefonata dalla Cancelliera Angela Merkel, “preoccupata” della possibilità che il Presidente del Consiglio potesse non partecipare al pre-vertice in programma di domenica a Bruxelles sul tema immigrazione in vista del Consiglio Europeo di fine mese.
A quanto si apprende, la Cancelliera tedesca ha tenuto a chiarire che la bozza di testo diffusa ieri sulla riforma del Trattato di Dublino (che l’Italia avrebbe in un qualche misura dovuto accettare a scatola chiusa), sarà accantonata. “Domenica” – prosegue il post – “ci sarà la proposta italiana e se ne discuterà insieme e ancora “l’incontro non si concluderà con un testo scritto, ma solo con un summary delle questioni affrontate”.
Nel frattempo, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, alle prese con il nuovo caso della nave olandese della Ong Lifeline, si ritaglia uno spazio sul tema immigrazione non lasciando la questione in mano al Ministro dell’Interno Matteo Salvini. A detta di Toninelli: “La presenza della navei- che da una nota del Governo olandese non risulta regolarmente tale – con il suo carico di migranti “entro 30 miglia dalla costa libica, sta incentivando la partenza dei barconi della morte”. Tra qualche giorno comunque, sarà proprio Salvini a recarsi in Libia, ma non prima dei ballottaggi di domenica per i quali tutti i leader da destra a sinistra saranno in campo tra stasera e domani.
Infine, da segnalare l’ennesima fumata nera per l’elezione di un giudice della Corte Costituzionale da parte del Parlamento riunitosi in seduta comune; nessun candidato ha infatti ottenuto la maggioranza richiesta, l’elezione è stata rinviata ad altra seduta.