L’Unione Europea promuove la Grecia. Di Maio insiste sui rider. Domenica alle urne, Conte in Europa
Di Labparlamento
In un momento storico in cui l’esistenza stessa dell’Unione Europea è continuamente messa in discussione, questa notte si è arrivati alla conclusione di un percorso che ha sicuramente alimentato il risentimento trasversale nei confronti di Bruxelles, la questione della Grecia.
Dopo 8 lunghi anni di commissariamento si chiude per Atene l’era della Troika. In occasione dell’Eurogruppo che si sta tenendo in Lussemburgo e di cui vi avevamo anticipato ieri i lavori, si è deciso di “promuovere” la Grecia. Ma salvarla non è stata facile e nemmeno economico; come riporta il Sole24Ore, negli anni dell’austerity, Atene ha ricevuto aiuti economici per 273 miliardi di euro.
L’ultimo miglio di questa corsa è rappresentato dai 15 miliardi di prestiti che l’Unione Europea favorirà a quella che molto spesso viene definita come la “culla” della civiltà europea.
E anche oggi è proprio l’Europa ad essere ancora al centro del dibattito politico pilotato dal Segretario Federale della Lega Matteo Salvini, il quale, in maniera più o meno velata lascia bene intendere che le elezioni europee di maggio 2019 costituiranno uno spartiacque senza precedenti per le istituzioni comunitarie. “Nel giro di un anno si deciderà se esisterà ancora un’Europa unita oppure no”, così Salvini in un’intervista a Spiegel.
Entrambi i vice premier, Salvini e Luigi Di Maio, sono impegnati in giro per l’Italia per i ballottaggi delle amministrative di questo fine settimana.
A questo proposito, è da sottolineare l’intervento proprio di oggi del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Di Maio all’Assemblea Nazionale di UIL, Unione Italiana Lavoratori, a Roma. Nel corso del suo intervento, Di Maio ha voluto ribadire il proprio impegno per creare condizioni di lavoro in Italia che siano più dignitose, e ha iniziato il suo discorso partendo da vitalizi e pensioni d’oro, la cui abolizione “Non è una questione di soldi è una questione di giustizia sociale”. Argomenti, questi, sui quali spera che le sigle sindacali lo aiuteranno nelle prossime settimane. “La prossima settimana” – ha aggiunto Di Maio – “spero sia quella buona”.
Inoltre, il capo politico di M5S ha voluto anche sottolineare che le soluzioni improntate ad una maggiore “qualità” del lavoro, non potranno prescindere da un dialogo non solo con i lavoratori, ma anche con i datori di lavoro, che però dovranno riconoscere “il valore aggiunto” del capitale umano rispetto a determinati processi di business che non potranno basarsi esclusivamente su avanzamenti tecnologici. È il caso dei riders, che Di Maio ricorda, nel portare pietanze a domicilio, avranno sempre un valore intrinseco maggiore rispetto alla consegna di cibo con i droni, che presto o tardi arriverà.
Tuttavia il comparto industriale italiano oggi, 22 giugno, è concentrato su un altro tema, quello dei dazi applicati dall’Unione Europea sulle importazioni di prodotti Made in U.S.A. come contromisura all’aumento da parte degli Stati Uniti delle tariffe americane sulle importazioni di acciaio e alluminio. Le imposizioni UE, infatti, dovrebbero attestarsi su un valore di circa 2,8 miliardi e colpiscono prodotti e marchi simbolo quali jeans, Nike, All Stars e molte altre.
Infine, domani sarà tempo di silenzio elettorale e mentre gli italiani domenica saranno intenti a recarsi alle urne, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà invece impegnato in Europa ad un pre-vertice sulla questione migratoria in vista del Consiglio Europeo della prossima settimana.