Massa, Pisa e Siena al centrodestra. Scajola vince nella “sua” Imperia. Centrosinistra arretra. M5S perde a Ragusa e Roma, ma porta a casa Imola
Di Stefano Bruni
“Storiche vittorie della Lega in Comuni amministrati dalla sinistra da decenni: grazie!!! Più la sinistra insulta, più i cittadini ci premiano. Prima gli italiani, io non mi fermo”, dice Salvini su Twitter commentando gli esiti dei ballottaggi del 24 giugno.
“Imola e Avellino sono 5 stelle! Sono risultati straordinari in due città dove da 70 anni dominavano i partiti e gli uomini della Prima Repubblica: a Imola il PCI e poi i partiti del centrosinistra, ad Avellino la Dc”, risponde invece Luigi di Maio su Facebook.
Tradotte in numeri, le dichiarazioni dei due Vice Premier, stanno a significare che in 28 comuni dei 75 chiamati alle urne per i ballottaggi ha vinto il centrodestra, mentre 5 sono stati conquistati dal Movimento 5 stelle.
Il centrosinistra invece, che pure ottiene 20 comuni, perde però nelle storiche roccaforti come Imola, Pisa, Siena, Massa, Sarzana, Terni e Ivrea.
Quindi il centrodestra, a trazione Lega, vince, il M5S conferma la propria difficoltà a sfondare nei singoli comuni e il proprio parziale arretramento, mentre il Pd dimostra di non aver ancora superato la situazione di crisi e di confusione interna, anche rispetto alle possibili exit strategy. Per Calenda bisogna “andare oltre il Pd“, per Martina il partito “va ripensato, non superato“. Orlando invoca “una fase costituente, ma non un fronte“.
Quale dunque la nuova geografia politica post 24 giugno? A Terni vince il centrodestra con il candidato sindaco Leonardo Latini, militante della Lega, con il 63,4%. A Sondrio trionfa il centrodestra con Marco Scaramellini al 60%.
A Pisa il nuovo sindaco è Michele Conti candidato di Lega, FI e FdI, che ha battuto Andrea Serfogli. A Siena, Luigi De Mossi, con il 50,8%, ha superato il sindaco uscente Bruno Valentini (Pd) fermo al 49,2%. A Massa, Francesco Persiani con il 56,74% supera Alessandro Volpe, sindaco uscente, fermo al 44%. Il centrodestra ha poi vinto a Viterbo con il 51,09% con Giovanni Arena sostenuto da FI-FdI-Lega contro la candidata di liste civiche Chiara Frontini.
Ad Imperia, si registra il ritorno dell’ex Ministro Claudio Scajola, che, “solo contro il resto del mondo”, ha sconfitto l’architetto Luca Lanteri, una volta suo delfino, oggi uomo del modello Toti.
Piccola soddisfazione invece per il centrosinistra in Puglia, dove Brindisi è stata strappata al centrodestra: Riccardo Rossi vince con il 56,61% su Roberto Cavalera (43,39%). Stessa sorte a Teramo dove il centrosinistra con Gianguido D’Alberto, sostenuto da Pd e civiche, ha ottenuto al ballottaggio il 53,26%, mentre Giandonato Morra ha avuto il 46,74%. E sempre il centrosinistra ha confermato al ballottaggio il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, sindaca uscente che ha ottenuto il 62,74% battendo lo sfidante di centrodestra Stefano Tombolini fermo al 37,22%. Sorpresa a Siracusa, dove il favorito Paolo Ezechia Reale (46,9%), appoggiato dal centrodestra, ha visto vincere il rivale Francesco Italia (53,1%), appoggiato dal centrosinistra.
Il M5s ha perso invece il comune di Ragusa, amministrato negli ultimi cinque anni. Il candidato Giuseppe Cassì, sostenuto da liste civiche e da FdI, ha prevalso con il 53,07% sul candidato pentastellato Antonio Tringali (46,93%). Il Movimento 5 Stelle strappa invece al ballottaggio il sindaco di Avellino al centrosinistra: Vincenzo Ciampi con il 59,5% batte il candidato del centrosinistra Nello Pizza, fermo al 40,5. Ad Imola, invece, il M5S porta a casa una storica vittoria contro il centro sinistra.
Nella capitale, da due anni amministrata da Virginia Raggi, il M5S perde, dopo la Garbatella, anche Montesacro. Giovanni Caudo sarà dunque il nuovo minisindaco, seppur eletto solo da poco più del 20% degli aventi diritto al voto. “È stata premiata – ha detto il neo-minisindaco – una offerta nuova, una coalizione che comprende il Pd ma ampliata verso sinistra. Qualcosa anche oltre il modello Zingaretti: perché Zingaretti è del Pd ma io sono un civico”.
Sul fronte dell’affluenza, alle urne si son presentati il 47,6% degli elettori, mentre al primo turno il risultato si era attestato al 60, 4%.
La cosa interessante di questi risultati è che pare confermino i dati dei sondaggi elettorali circolati negli ultimi giorni, secondo cui il centrodestra sarebbe oltre il 43%, il M5S al 27,5% e il Pd al 19,6%.