I dem rimangono divisi sul percorso da intraprendere, Di Maio si incontra con i benzinai, niente più sciopero. Salvini in Libia e a Palazzo Chigi c’è un nuovo Segretario.
Di Federica Fabiani
Con i risultati dei ballottaggi di ieri (che in alcuni casi hanno dato risultati che vanno contro gli ultimi 70 anni di storia), arrivano anche le analisi del voto da parte dei gruppi dirigenti, e a sinistra, in particolare, non mancano le divisioni su come affrontare la crisi del Partito Democratico che dal referendum del 4 dicembre 2016 sembra essere diventata ormai “cronica”.
A detta dell’ex Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, una “navigazione a vista” priva di strategia e lungimiranza “sta portando il centrosinistra all’irrilevanza proprio quando l’Italia ne avrebbe più bisogno”. E, sempre su Twitter, Calenda suggerisce quindi di “Ripensare tutto: linguaggio, idee, persone, organizzazione. Allargare e coinvolgere su un nuovo manifesto. Andare oltre il Pd. Subito!” verso la costituzione di un #fronterepubblicano”. Così l’ex numero uno del MISE all’indomani dei ballottaggi per le comunali.
Diversa invece l’opinione del Segretario Reggente dei dem, Maurizio Martina, che, sebbene d’accordo sulla necessità di un ripensamento complessivo (linguaggio e idee inclusi), crede in un approccio più PD-centrico per la “ricostruzione di un campo progressista, democratico di centrosinistra con un Partito democratico rinnovato al centro”.
Nell’arco Pd, la posizione più assimilabile a quella del segretario ad interim è forse quella dell’ex Ministro della Giustizia ed esponente della minoranza dem, Andrea Orlando, che vorrebbe vedere il Partito Democratico concentrarsi maggiormente sul rapporto con i territori e su una vera fase costituente anziché su “formule” più o meno chiare come quelle di un ipotetico fronte. “Bisogna parlare di condizioni materiali delle persone, dello spaesamento per i cambiamenti sociali, di scuola e sanità, e non di fronte repubblicano”, lo dichiara Orlando a Radio Anch’io.
E, mentre il capogruppo dei Senatori pd, Andrea Marcucci, ci tiene a sottolineare che “Il 24 giugno il Pd ha perso anche senza Matteo Renzi”, il deputato romano Roberto Giachetti pone l’enfasi sulla necessità – in un momento difficile come questo – di eleggere una nuova classe dirigente che lo conduca (il Pd, ndr) e lo rilanci con una nuova linea politica. Lo afferma Giachetti, commentando i risultati elettorali ad Agorà.
Ma anche a destra non mancano le analisi ed è lo stesso Silvio Berlusconi a sottolineare che vi sia la necessità di un rinnovamento e di un’apertura delle forze politiche nazionali, a cominciare da Forza Italia, che devono saper accogliere energie nuove e coinvolgendo quell’altra Italia che oggi non partecipa alla vita pubblica in un progetto politico complessivo che rappresenta “il cuore pulsante del Paese, nel lavoro, nell’impresa, nelle professioni, nelle università, fra i più giovani”. Lo afferma il leader di Forza Italia commentando i risultati delle amministrative. E ancora, “Quello che vince è un centrodestra plurale, nel quale nessuna forza politica è autosufficiente”, così l’ex Cav.
Tuttavia, la Lega, oltre che nell’ambito della coalizione di centrodestra, si sta di fatto ritagliando uno spazio sempre più consistente anche all’interno della compagine del Governo gialloblu e un ruolo predominante nel setting dell’agenda politica.
Un Governo giallo blu che oggi, terminata la campagna elettorale, ha visto i due vicepremier di Giuseppe Conte impegnati all’estero e in Italia.
Da una parte, il Ministro dell’Interno Matteo Salvini si è incontrato con il suo omologo nord-africano in Libia ribadendo la volontà di collaborazione e amicizia tra i due paesi, e proponendo di costituire degli hotspot ai confini a Sud della Libia “per evitare che anche Tripoli diventi un imbuto, come Italia”, dall’altra, il ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio si è incontrato a Roma con i gestori degli impianti di distribuzione di carburante. Revocato lo sciopero nazionale in programma per domani per la concessione di Di Maio a rinviare l’obbligo di fatturazione elettronica al 1 gennaio 2019 per le vendite di carburanti ai soggetti con partita IVA.
Nel frattempo, il Segretario Generale dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Roberto Chieppa, ha lascia oggi, 25 giugno 2018, il suo incarico, per assumere quello di Segretario Generale di Palazzo Chigi.