Le altre proposte del Ministro Fraccaro (M5S). Immigrazione: Salvini a Innsbruck.
Di Federica Fabiani
Vitalizi e agenda riforme
La Camera dei deputati ha approvato la riforma per l’abolizione dei vitalizi agli ex parlamentari (circa 1.240). La delibera approvata oggi dall’Ufficio di Presidenza di Montecitorio – si apprende che gli astenuti sarebbero stati soltanto 2 – avrà effetto a partire da gennaio 2019, e non più, come si era detto in precedenza già da novembre 2018; lo ha dichiarato lo stesso Presidente della Camera Roberto Fico (ne riferiamo in un articolo a parte).
Ma poco importa, dopo il voto tutto il MoVimento 5 Stelle si è riversato in Piazza Montecitorio a festeggiare il #ByeByeVitalizi. In prima fila, il capo politico di M5S Luigi Di Maio, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta Riccardo Fraccaro e la vicepresidente della Camera, Maria Elena Spadoni. Prossimo step le pensioni d’oro, per le quali, dice il Ministro del Lavoro 5 Stelle, ci sarebbe già “pronta la legge per abolirle”.
Non solo, nel paniere delle riforme a firma del Ministro Fraccaro (Questore all’inizio della presente Legislatura e primo tessitore del dossier sui vitalizi), anche la proposta di introdurre l’istituto del referendum propositivo. Un meccanismo “di dialogo dei promotori del referendum con il Parlamento” che preveda la possibilità per i promotori di ritirare la proposta ed eventualmente, in fase di votazione, che consenta di “scegliere tra la proposta avanzata dal referendum propositivo e quella approvata dal Parlamento”. Queste alcune delle linee che il Ministro Fraccaro intende perseguire durante il suo mandato, come spiegato anche oggi in audizione in Commissione Affari Costituzionali alla Camera, andando oltre quello che già aveva dichiarato sul blogdellestelle.it. In particolare, in cantiere vi sarebbe anche una proposta per ridurre drasticamente il numero dei Deputati (da 630 a 400) e dei Senatori (da 315 a 200).
Immigrazione
Tra gli argomenti emersi durante il vertice NATO a Bruxelles, con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in prima linea e che ha definito su Twitter il Summit come un’occasione in cui “l’Italia ha ottenuto un importante riequilibrio dell’alleanza atlantica sul fianco sud”, si fa largo anche la questione immigrazione.
Il premier ha infatti dichiarato che chiederà formalmente al Presidente della Commissione UE, Jean-Claude Juncker, e al Presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, “di dare piena operatività ai principi contenuti nelle conclusioni dell’ultimo Consiglio europeo”.
Il tutto, mentre il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, ad Innsbruck per un bilaterale con il ministro degli Interni tedesco Horst Seehofer, prima del vertice europeo che inizia domani, fa sapere che “non transigerà” sull’eventuale sbarco di 67 migranti, soccorsi 4 giorni fa dal cargo Vos Thalassa dalla nave Diciotti della Guardia Costiera, che è da poco entrata nel porto di Trapani. Io non voglio farmi prendere in giro. Finché non c’è chiarezza su quanto accaduto io non autorizzo nessuno a scendere dalla Diciotti: se qualcuno lo fa al mio posto se ne assumerà la responsabilità”.