Con 143 sì, 25 no e 12 astenuti Palazzo Madama ha approvato il DdL presentato nel 2013 da Raffaele Ranucci (PD). Il testo passa alla Camera
Nella seduta di giovedì 30 giugno, l’Assemblea del Senato ha avviato e concluso con 143 sì, 25 no e 12 astenuti l’esame del Disegno di Legge in materia di rinnovo degli organi del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) presentato nell’aprile 2013 dal senatore Raffaele Ranucci (PD). A favore del provvedimento hanno votato Partito Democratico, Forza Italia, Area Popolare e Conservatori e Riformisti, mentre Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana hanno optato per un voto contrario al testo. La strada dell’astensione è stata invece scelta da Lega Nord e Gal.
Il DdL approvato al termine di un lungo iter da Palazzo Madama, e che nei prossimi giorni sarà trasmesso alla Camera, punta a introdurre dei chiari limiti alla durata dei mandati dei vertici del Coni (mediante una serie di modifiche al D. Lgs. 242/1999), questione che ha condotto in passato a situazioni non ottimali per la credibilità di un organismo pubblico e vincolato a regole internazionali, quale è il Comitato Olimpico. In base all’articolo 1 del testo, gli organi dirigenziali del Coni rimarranno in carica per quattro anni e il Presidente e i componenti della Giunta Nazionale non potranno svolgere più di tre mandati. In base alla versione del DdL Ranucci votata dalla Commissione Cultura del Senato, questo limite avrebbe dovuto essere pari a otto anni (due mandati), ma un emendamento della relatrice ed ex atleta Josefa Idem (PD), approvato in Aula, ha portato a un cambiamento considerato da M5S e SI un ostacolo al ricambio delle cariche in seno al Comitato Olimpico.
Il provvedimento, inoltre, delega al Coni il compito di stabilire criteri utili a contenere il ricorso alle deleghe in occasione delle votazioni nell’Assemblea del Comitato Olimpico e prevede che le Federazioni sportive nazionali debbano adeguare entro quattro mesi i propri Statuti alle nuove misure in materia di durata degli organi direttivi, pena la nomina di un commissario. Nel Disegno di Legge è a ogni modo prevista una disciplina transitoria, nella quale viene specificato che i vertici di Coni e Federazioni in carica all’entrata in vigore delle nuove disposizioni potranno svolgere, se eletti, due ulteriori mandati.