Open Government Partnership 2016-2018: il 16 luglio è stata pubblicata la bozza del terzo Action Plan. È possibile partecipare sino al 31 agosto
Il Governo italiano continua il suo impegno all’interno dell’Open Government Partnership. Il progetto, giunto al suo terzo appuntamento, è nato nel 2011 grazie alla proposta di otto Paesi: Brasile, Gran Bretagna, Indonesia, Messico, Norvegia, Repubblica delle Filippine, Sudafrica e Stati Uniti. Questa iniziativa di carattere internazionale ha lo scopo di incentivare i Governi a intraprendere azioni concrete a tutela della partecipazione civica, trasparenza, sostegno all’anticorruzione, in particolare nelle Pubbliche Amministrazioni, e impulso all’innovazione tecnologica. L’Italia è entrata a farne parte il 5 settembre 2011, partecipando al Secondo Piano d’azione.
I lavori per la preparazione del Terzo Piano giungono alla fase consultiva, al termine di una prima parte (iniziata il 6 giugno 2016) incentrata sullo studio preliminare delle possibili azioni da porre in essere. Congiuntamente alla creazione del primo Forum nazionale sull’Open Government, decine di organizzazioni provenienti dal mondo universitario, dai centri di ricerca e dall’universo delle associazioni di categoria e consumo, oltre a diversi esponenti della società civile e più di venti Pubbliche Amministrazioni, si erano impegnate a definire le materie che compongono la bozza in questione. All’interno di questa, sarà possibile per i cittadini confrontarsi su numerose aree tematiche quali la trasparenza e l’utilizzo dei dati pubblici, la partecipazione e la crescita della pubblica amministrazione, passando per la valorizzazione delle migliori pratiche della scuola, fino al ruolo dei giovani e delle rispettive competenze digitali.
La consultazione online sarà aperta fino al 31 agosto 2016 presso il sito open.gov.it. Gli esiti saranno monitorati e valutati in itinere da vari componenti del Forum. L’obiettivo primario è quello di avviare la fase attuativa da settembre, così da presentarsi con i primi risultati all’incontro del prossimo 6 dicembre a Parigi con gli Stati aderenti al progetto dell’OGP.
L’impegno verso un rinnovamento del rapporto tra cittadino e amministrazione è stato confermato dando seguito alle azioni intraprese nei mesi precedenti, come l’attivazione di pratiche di cittadinanza digitale attraverso il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), grazie al lavoro perseguito dall’Agenzia per l’Italia Digitale, o l’apertura di siti adibiti al controllo della spesa pubblica, nel rispetto dei principi fondativi dell’OpenGov: trasparenza, innovazione e partecipazione.
di Nicola Orrù