di Nicola Orrù
Trasparenza, legalità e sostegno al sistema economico al centro del decreto legge che prevede aiuti alle zone colpite dal terremoto del 24 agosto
Il Consiglio dei Ministri di martedì 11 ottobre ha approvato un vero e proprio “Vademecum per la ricostruzione” composto da 53 articoli, contenenti molteplici misure di supporto economico e sociale ai 62 Comuni del centro Italia colpiti dal terremoto del 24 agosto scorso.
Il Governo ha stanziato nel decreto una somma pari a circa 300 milioni di euro sotto forma di risarcimenti integrali per gli edifici danneggiati (prime e seconde case), prestiti d’onore per il riavvio delle attività produttive, cassa integrazione in deroga per i lavoratori delle imprese coinvolte. È previsto inoltre il rinvio di imposte e tasse per coloro che proveranno la stretta relazione tra l’impossibilità del pagamento e le conseguenze del sisma.
In tutela della trasparenza e legalità, sarà assicurata la supervisione dell’Anac in tutte le fasi della ricostruzione. In questo senso, le imprese interessate dovranno essere iscritte a una white list ed essere in regola con tutti gli adempimenti di legge.
Le intere operazioni saranno coordinate dal Commissario straordinario Vasco Errani, il quale fungerà da raccordo tra il Governo centrale e i territori interessati. Il Commissario sarà affiancato dai Presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria come Vice Commissari e da quattro, uno per regione, Uffici speciali per la ricostruzione, che si occuperanno del rilascio dei contributi, di organizzare le pratiche e della gestione delle opere pubbliche riguardanti il territorio di propria competenza.