Il Senato indagherà su gestione dell’emergenza, uso delle risorse per la ricostruzione e messa in sicurezza delle scuole
L’Aula del Senato ha dato il via libera con 172 sì e 2 astenuti, durante la seduta di giovedì 10 novembre, all’istituzione di una Commissione d’inchiesta sugli eventi successivi al terremoto dell’Aquila dell’aprile 2009. Con il voto dell’Assemblea si è quindi concluso l’iter del testo presentato, in apertura di Legislatura, dalla senatrice Enza Blundo e dalla quasi totalità dell’allora Gruppo M5S.
Le indagini della nuova Commissione si concentreranno, tra i vari ambiti, sulle modalità di gestione dell’emergenza e della ricostruzione sin dalle attività di primo intervento, sull’uso delle risorse stanziate dal Governo per rendere di nuovo agibili le costruzioni di edilizia residenziale pubblica (valutando eventuali distrazioni di fondi), sulla messa in sicurezza degli edifici scolastici abruzzesi danneggiati dal sisma e sulla regolarità delle procedure di assegnazione di appalti e subappalti pubblici legati alla ricostruzione. Inoltre, verrà valutata la correttezza delle misure destinate a favorire il risarcimento e la ripresa delle attività economico-produttive dell’Aquila e dintorni.
La Commissione d’inchiesta sarà composta da venti senatori, nominati dal Presidente di Palazzo Madama in proporzione ai componenti dei vari Gruppi, riferirà annualmente (nonché al termine dei lavori e ogni volta che ne ravvisi l’esigenza) sulle proprie attività e si organizzerà internamente dopo l’approvazione di un apposito Regolamento. Per le spese di funzionamento della Commissione il Senato stanzierà fino a 50.000 euro annui.
Tenendo presente l’impatto che le recenti scosse verificatesi in Italia centrale hanno avuto sull’intera cittadinanza, non è da escludere che tra non molto tempo si assisterà a ulteriori iniziative parlamentari in materia.