Nell’ambito delle misure poste alla limitazione del contagio da Covid-19 sono sospesi concerti e spettacoli dal vivo e sono chiuse sale di musica, teatri e sale cinematografiche. Giusto, giustissimo. Eppure a Montecitorio lavorano alacremente 630 deputati, a Palazzo Madama 315 senatori più i senatori a Vita. A questi numeri si aggiungono i commessi d’Aula. Tutti con la mascherina, ma con poco distanziamento. Nei concerti e nei teatri, la capienza veniva ridotta almeno della metà, se non di più.
Dove sta dunque la differenza? Per quale motivo continuare a fermare lo spettacolo dal vivo per evitare assembramenti quando ne abbiamo assistito a uno di carattere istituzionale per 48 ore consecutive? Ministri, deputati e senatori sono forse immuni al virus?
Magari qualcuno potrebbe dire che nel corso delle due giornate le Aule sono state più volte sanificate, il che ha portato anche a lunghe interruzioni delle sedute. Ma anche i palazzetti e i teatri vengono sanificati. Oramai si sanifica ovunque!
Vogliamo lanciare una proposta provocatoria allora, molto provocatoria. Ma se in attesa di rivederli allo stadio o in piazza autorizzassero i concerti e gli spettacoli dal vivo solo all’interno della Camera dei Deputati e del Senato? Ovvio, non aspettatevi Vasco tra gli scranni dei Senatori a Vita (forse lo meriterebbe però…), ma magari cambia la musica…
Il risentimento di chi scrive nasce dalle immagini viste nei giorni scorsi: i banchi del Governo, in una immagine trovata in rete, contavano esattamente 14 persone non congiunte e non distanziate. Con la mascherina, ma non distanziate. Nei concerti e nei teatri, oltre alla mascherina, parola di chi ci è stato, è d’obbligo anche il distanziamento tra i vari posti. E’ solo una dei tanti paradossi causati dal Covid.