Per le banche rischio è insolvenza. Gli interventi messi in campo dopo la grande crisi finanziaria, per aumentare la patrimonializzazione delle banche e rafforzarle nei confronti degli Npl e della leva finanziaria che hanno “prodotto una capacità resistenza nei confronti dello shock del Covid-19 veramente notevole: è stato lo stress test delle riforme che sono state messe in atto”.
Lo ha detto il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nella conferenza stampa al termine del G20 dei ministri delle finanze e governatori.
” È tuttavia importante – ha continuato Visco – avviare questo lavoro adesso, per comprendere se le riforme regolamentari introdotte dopo la crisi finanziaria mondiale stiano funzionando come desiderato e se abbiano contribuito ad accrescere la resilienza del settore bancario dinanzi alla prima grande prova imposta dalla pandemia”.
Visco ha invitato a non abbassare la guardia: “detto questo, la situazione attuale in molti paesi, non solo avanzati, sta producendo rischi sul piano dell’insolvenza delle imprese che operano nell’economia reale, che vanno affrontati se possibile con un approccio cooperativo”.
Il governatore ha quindi rilevato come tutti nel G20 siano d’accordo nel porre maggiore attenzione e controllo al sistema finanziario non bancario che rappresenta oramai il 50% del credito mondiale, dopo le turbolenze viste nello scorso marzo.
Il governatore ha rivolto anche un pensiero a chi ha subito ingenti perdite. “La nostra attenzione oggi è stata anche rivolta al tema
dell’inclusione finanziaria. La diffusione del COVID-19 sembra
aver colpito in maniera sproporzionata le persone e le imprese più
vulnerabili su scala mondiale, molte delle quali stanno subendo
gravi perdite in termini di reddito e mostrano di non riuscire a far
fronte alle difficoltà finanziarie a causa della scarsità o dell’assenza
di riserve di liquidità”.