La storia della Giornata Internazionale dei diritti della donna ricorre l’8 Marzo per ricordare ogni anno le conquiste sociali, economiche e politiche delle donne, ma anche le violenze, i soprusi che subiscono in molte parti del mondo che danneggiano e umiliano la società intera.
La sua storia risale ai primi del ‘900, in particolare ad una tragedia accaduta nel 1908, dove le operaie dell’industria tessile “Cotton” di New York sono morte in un incendio. I fatti che hanno realmente portato all’istituzione di questa giornata sono in realtà più legati alla rivendicazione dei diritti delle donne tra i quali il diritto al voto, ma non solo poichè il movimento femminista degli anni ‘70 si concentra anche sui temi dell’aborto, parità salariale e divorzio.
Per molti anni è stata collocata in giorni diversi a seconda del Paese celebrante, l’8 Marzo è stato adottato in ricordo della seconda Conferenza Internazionale delle donne comuniste del 1921 e dall’istituzione in quel giorno della Giornata Internazionale dell’operaia. Come simbolo di questa difficile lotta viene scelta la mimosa come rappresentazione di femminilità, forza, emblema della resilienza per la sua capacità di sbocciare nei terreni più ostici e nelle condizioni più critiche, per il suo colore è indice di speranza per un futuro migliore.
L’8 Marzo rievoca questioni ancora aperte e in questo ultimo anno riportate in superficie dall’emergenza sanitaria. Per questo in occasione della Giornata Internazionale della donna quest’anno il Parlamento Europeo celebra il ruolo cruciale delle donne svolto durante la crisi Covid-19. In questa emergenza mondiale, infatti, tutte le operatrici sanitarie di ogni grado hanno dato un contributo fondamentale a tutta la popolazione e il Parlamento Europeo intende proprio ricordare le disuguaglianze che questa difficile situazione ha creato. Durante la sessione plenaria che si terrà oggi sarà trasmesso un video messaggio dalla prima ministra neozelandese Jacinda Ardern.
La celebrazione di questa ricorrenza è un dovere istituzionale, un’occasione per riflettere sui passi avanti fatti e sui molti ancora da compiere. Tali sacrifici non appartengono solo ad un tempo remoto e ormai trascorso, oggi molte donne sono ancora vittime di prevaricazioni in contesti sociali, culturali e familiari. Non bisogna smettere di ricordare e di lottare per le donne e con le donne, sempre.