La Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap a seguito delle numerose richieste di intervento ricevute in questi ultimi mesi per la tutela della reale inclusione delle alunne e alunni con disabilità frequentanti ogni scuola di ordine e grado nelle Regioni classificate attualmente come zone arancioni o zone rosse, ha scritto una lettera ufficiale al Ministero dell’Istruzione, continuando a chiedere chiarimenti in relazione alle discriminazioni rilevate, a causa della pretesa di alcuni dirigenti scolastici che pretenderebbero la presenza degli alunni con disabilità a scuola solo se vaccinati. Posizione, questa, già espressa in una nota ufficiale da parte dell’Associazione Nazionale Presidi.
La FISH, pertanto, si è rivolta al Ministero dell’Istruzione pretendendo che nelle zone arancioni, dove è previsto che gli studenti possono frequentare in presenza in misura non inferiore al 50% o non superiore al 75%, agli studenti con disabilità sia garantita la frequentazione della scuola sempre in presenza.
Pertanto, la Federazione ritiene che l’unica modalità compatibile con questo loro diritto sia che le singole classi possano frequentare alternando gli studenti di una singola classe al 50%, ma sempre assicurando la presenza degli alunni e delle alunne con disabilità. E, dunque, «si ritiene necessario arginare il fenomeno per il quale gli istituti scolastici prevedono una alternanza settimanale di classi interamente in presenza con classi interamente in didattica a distanza», dichiara Vincenzo Falabella, presidente della FISH: «una modalità, questa, che, ovviamente, non garantisce agli studenti con disabilità la possibilità di frequentare sempre in presenza in compagnia dei loro compagni, con loro grave pregiudizio».
Continua Falabella: «per questo, oggi, abbiamo scritto al Ministero, chiedendo un pubblico chiarimento; pretendendo, inoltre, come già chiarito, del resto, dalle stesse note ministeriali, che nelle zone rosse in cui è prevista soltanto la didattica a distanza, gli alunni e le alunne con disabilità abbiano il diritto di frequentare la scuola, sempre in presenza, ma in situazione di effettiva inclusione, cioè, con piccoli gruppi di loro compagni che lo desiderino, insieme ai docenti».
E poi conclude così: «torniamo a denunciare il fatto che alcuni dirigenti scolastici stanno disattendendo le norme ministeriali. Da parte nostra, invece, ribadiamo, ancora una volta, che la scuola ha bisogno di continuità. Che sia garantito a tutti il diritto allo studio. Non lasciando indietro nessuno».