La Lega di Matteo Salvini, memore dell’antica tradizione padana del senatur Bossi, prova ad alzare il tiro annunciando l’astensione sul decreto riaperture, giudicato ancora troppo limitante per gli italiani. Ad annunciarlo in un post su facebook è lo stesso Salvini.
“La Lega chiede di dare fiducia agli italiani che hanno dimostrato per un anno pazienza e rispetto delle regole. Non potevamo votare un decreto che continua a imporre chiusure, coprifuoco, limitazioni. I dati sanitari fortunatamente sono in netto miglioramento: negli ultimi giorni sono migliaia i letti di ospedale che si sono liberati. Con rigidi protocolli di sicurezza, con prudenza e mantenendo le distanze, si può anzi si deve tornare a vivere e lavorare al chiuso e all’aperto. Voteremo il prossimo decreto se insieme al piano vaccinale e alla tutela della salute prevederà il ritorno alla vita e il ritorno al lavoro”.
Stando ai rumors di palazzo il partito di via Bellerio avrebbe battuto se non i pugni, i pugnetti, sul tavolo del Cdm per chiedere maggiori garanzie, dopo le promesse fatte alle imprese. Quanto alla sfiducia al ministro della Salute, Roberto Speranza, la Lega annuncia di non voler creare ulteriori imbarazzi a Mario Draghi. Sulla mozione di sfiducia a Speranza “decide Salvini, immagino che non metteremo in difficoltà il governo”, ha detto all’AdnKronos il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo.