Intrigo partenopeo? L’accordo tra Regione Campania e Fondo sovrano russo RDIF per il vaccino Sputnik, secondo quanto riportato da Fanpage.it è sotto segreto. “La SoReSa – si legge – si è rifiutata di mostrarne il contenuto senza l’assenso dell’azienda privata contraente. Stefano Caldoro, che ha tentato di scavare per saperne di più è rimasto a bocca asciutta: “Cosa c’è in quel contratto che non si deve sapere?”.
Intanto, il siero russo non è mai arrivato in Campania. L’Ema ha rinviato la decisione sull’autorizzazione allo Sputnik a data da destinarsi, mentre il Brasile lo ha ufficialmente bloccato. Dietro l’accordo tra Regione e russi una cordata di uomini di potere “russinapoletani”.
Ci sarebbe davvero da scriverne un romanzo di spionaggio internazionale, sta di fatto che la Regione Campania avrebbe acquistato il vaccino Sputnik lo scorso 26 Marzo. Il capo dell’opposizione in consiglio regionale, Stefano Caldoro, ha chiesto l’accesso agli atti per capire cose ci fosse scritto nel contratto tra la Regione Campania e il fondo sovrano russo RDIF, che produce appunto il vaccino. “La risposta della SoReSa – scrive ancora Fanpage – ha dell’incredibile: il contratto è segreto e non si può mostrare senza l’autorizzazione del fondo sovrano russo. In pratica, in barba ad ogni norma della legge sulla trasparenza nelle pubbliche amministrazioni, nessuno può sapere i termini dell’accordo tra De Luca e russi per un vaccino che, ricordiamocelo, non è mai arrivato in Campania.