Ciak si gira alla grande. Nuovi teatri di posa, più grandi ed efficienti, sostenibili ed ecologici, capaci di intercettare le richieste sempre più pressanti dei grandi gruppi internazionali: film e serie tv da 80 milioni in su, solo il 30% dei quali trova oggi negli studios di Cinecittà. C’è di più: rafforzamento delle produzioni virtuali, delle attività legate agli effetti speciali, la costruzione di un’enorme piscina per le riprese subacquee, la digitalizzazione del patrimonio di foto, scenografie, film girati negli studi romani e la creazione di nuove professionalità e scuole dedicate ai mestieri del cinema. Sono questi i punti fondamentali del progetto di rilancio di Cinecittà, eccellenza della cultura cinematografica italiana che il governo vorrebbe trasformare in un “superhub” di riferimento per i colossi dell’intrattenimento europeo, scelta non a caso ieri per accogliere la delegazione guidata dal presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi insieme alla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Tra i progetti finanziati dal Pnrr, dunque, c’è quello per il rilancio di Cinecittà, scelto non a caso per la tappa italiana del ‘tour delle capitali’ di von der Leyen, che con il premier ha visitato lo storico studio 5 e incontrato delle maestranze. “Sappiamo che il settore cinematografico è stato molto colpito durante la pandemia eppure è tra i più promettenti – evidenzia il premier – Con il Pnrr investiamo 300 milioni per nuovi studi e teatri e la valorizzazione del patrimonio di Cinecittà. Una parte di questi fondi andrà istituto sperimentale di cinematografia e consentire studi dei giovani che lavoreranno nel settore audiovisivo”. Del resto qui, negli anni del Dopoguerra, “il cinema raccontava le vite delle famiglie italiane, prima gli stenti, poi il lavoro e l’entusiasmo per l’Italia che cresceva vertiginosamente”, ricorda Draghi, “oggi dopo la recessione peggiore dalla seconda guerra mondiale celebriamo qui l’alba della ripresa dell’economia italiana, una ripresa significativa, duratura, con al centro inclusione sociale e sostenibilità”.
La reazione italiana, assicura von der Leyen, è già stata di ispirazione: “Avete affrontato momenti difficili ma poi vi siete aiutati, siete riusciti a superare la crisi. Facendolo avete dimostrato il vero significato della parola solidarietà e il resto dell’Europa vi sta seguendo”.