“Ieri a Pignataro Maggiore, vicino a Caserta, i “100 Moggi”, una villa bunker confiscata alla camorra che in passato ha ospitato boss del calibro di Totò Riina e Michele Greco, ha subito l’ennesimo atto intimidatorio, un danneggiamento all’attrezzatura del terreno circostante. Ero stata lì il giorno prima”. A dichiararlo è Piera Aiello, deputata di Italia dei Valori e testimone di giustizia sotto scorta.
“Non è la prima volta. La cooperativa Apeiron, che gestisce il bene, mi aveva contattato tempo fa, quando il boss ex proprietario era uscito di prigione. L’attacco precedente aveva causato un danno da 70mila euro. Da mesi la gestione è resa più difficile da una campagna mediatica diffamatoria e ignobile. Da tempo mi batto perché la tutela dei beni confiscati diventi una priorità dello Stato. Perché quelle ville, quei terreni, quelle aziende sono il segno più evidente che il crimine può essere sconfitto. Uno schiaffo alla mafia, per usare le parole di don Ciotti, e non possiamo permettere che chi prende in carico la loro gestione venga abbandonato”.