Il fuoco non si placa del tutto. Il vasto incendio ancora da bonificare nell’Oristanese ha distrutto un patrimonio ambientale inestimabile per la Sardegna, e non solo, ma non ha aggiunto nuovi nomi alla lista delle vittime delle fiamme, di cui domani si onora la memoria. Il 28 luglio nell’isola è la Giornata regionale in ricordo di coloro hanno perso la vita a causa del fuoco, istituita con una legge regionale del 2011: fra il 1945 e il 2013 nell’isola sono rimaste uccise 67 persone e altre 17 sono rimaste gravemente ferite. Fra loro le 9 vittime e i sei gravemente ustionati (su un totale di 15 feriti) il 28 luglio 1983, mentre cercavano di domare il rogo di Curraggia, la collina vicino a Tempio Pausania diventata tristemente famosa per quell’episodio. Quella è la data di una delle pagine più terribili della storia dei degli incendi in Sardegna.
Intanto si moltiplicano le iniziative di solidarietà a sostegno delle comunità dell’Oristanese colpite dal devastante incendio degli ultimi giorni. La Dinamo Banco di Sardegna e la Fondazione Dinamo, affiancati da Geppi Cucciari ed Elisabetta Canalis, madrine del club, ha avviato una raccolta fondi tramite IBAN IT41J 01015 17200 0000 70314705 causale ‘Donazione emergenza incendi’. Si potrà versare un contributo. Vista l’urgenza di fondi, segnala la Dinamo, le donazioni verranno devolute secondo il fabbisogno indicato dai comuni colpiti, seguendo le regole già utilizzate per l’emergenza Covid. Per domenica 1 agosto, invece, la diocesi di Tempio Ampurias, che ha già aperto un fondo di solidarietà, ha organizzato nelle proprie parrocchie una questua per alimentarlo. In molti comuni dell’isola sono in corso raccolte di foraggio e altri materiali utili agli allevatori e agricoltori duramente colpiti dagli incendi. Secondo Coldiretti Sardegna, sono oltre un centinaio le aziende danneggiate, che hanno perso greggi, mucche, cavalli, asini e migliaia di api.