A cura di Elisa Sciarra
Michetti chi? Michetti l’avvocato, il professore, il conduttore radiofonico, il professionista che affianca i sindaci. Insomma il Michetti che risolve i problemi. Come per Gualtieri, analizzeremo la strategia comunicativa messa in atto per il candidato del centrodestra a Roma.
Partiamo dai social: la pagina Facebook ha un discreto seguito, 61.514 follower, con interazioni non molto alte. Su instagram ha 2.770 follower, meno rispetto a facebook ma più interaction rate. I contenuti sull’una e l’altra piattaforma non si differenziano affatto, ci si rivolge sempre allo stesso pubblico. Testi lunghi, nessuno slogan, nessun soundbites che non fanno emergere la proposta.
La maggior parte dei contenuti sia video che foto sono di denuncia di situazioni di degrado a Roma, senza però appunto dare la soluzione, l’incipit per convincere l’elettore a votare Michetti, tanto da far leggere alcuni commenti come: “la conosciamo Roma, vogliamo sapere cosa ci proponi tu”. La campagna elettorale si sta svolgendo, diversamente soprattutto da Raggi e Calenda ma similmente a Gualtieri, con l’ausilio dei partiti di centrodestra: per questo vediamo molti contenuti video ad incontri organizzati sul territorio.
Michetti conosce e ascolta: sembra ancora nella fase di studio del territorio e di elaborazione delle proposte, fuori tempo però. La campagna sta già infuocando la Capitale. I temi che fino ad ora ha affrontato nei suoi incontri pubblici e sui social vanno dai rifiuti, alla sicurezza, ai trasporti, alla gestione amministrativa. Un passaggio importante lo dobbiamo a quest’ultimo tema: la capacità di Michetti è proprio nella gestione amministrativa, difficile però da comunicare ad un elettorato come un provvedimento amministrativo, che sembra qualcosa solamente di astratto e burocratico, può migliorare la sua vita nel concreto.
Michetti, o il suo staff, non sembrano ancora aver trovato la ricetta per mostrare queste capacità e farne un punto di forza della campagna che lo potrebbe differenziare da tutti gli altri candidati. Altro passaggio degno di nota, da cui si evince una strategia poco vincente o totalmente mancante la vediamo in una recente intervista a La7, in cui, alla domanda su come è riuscito a mettere d’accordo il centrodestra a candidarlo lui risponde: “mi hanno chiesto solamente la buona amministrazione”.
Qualsiasi storyteller avrebbe consigliato di argomentare diversamente, perché ai più maligni del settore o ai cittadini più attenti, offre una buona occasione per insinuare ancora di più la mancanza di un progetto per Roma, già molto caldeggiata dal recente abbandono del confronto con gli altri candidati il 30 Luglio in occasione del festival dell’architettura di Roma.
La sua strategia è sicuramente quella di non rimanere impantanato tra le discussioni degli altri candidati, più abituati anche a combattere nell’arena, ma così rischia che la sua “eleganza” lo collochi totalmente fuori dal dibattito delle Comunali. Una piccola idea di come vorrebbe migliorare Roma riesce a darla durante l’intervista a Stasera Italia il 10 Luglio, ma senza scendere troppo nel dettaglio. Sul contenuto linguistico utilizza toni molto pacati, eleganti, più da accademico nella sua aula universitaria che da candidato nelle strade e periferie di Roma, difatti, gli si addicono di più le lunghe interviste, come quelle in radio, che i confronti serrati in cui deve riassumere in poco la sua visione e far uscire fuori la sua determinazione.
Pochi esempi pratici e molta accademia: i cittadini comprendono bene così i meccanismi dell’amministrazione ma non hanno per nulla chiaro cosa Michetti voglia fare una volta eletto. Molto presente è anche la retorica dell’antica Roma, considerata “fumosa” dagli elettori. Ma anche la retorica dei “primi 100 giorni farò…”, comparsa da qualche tempo nei suoi post e subito affossata da molti cittadini. Insomma, l’abito che si sta cercando di ritagliare su Michetti non sembra della sua taglia: profilo altamente tecnico e non politico e in questo caso una buona squadra di comunicatori è necessaria più che mai.