Un bel trambusto. Nella maggioranza regna il nervosismo, dopo il voto della Lega a favore di modifiche alle norme sul green pass nel decreto Covid. Un passo che scatena la richiesta di chiarimento politico da parte del Pd, e accuse di “schizofrenia politica” da M5s.
Ma andiamo per ordine: in commissione Affari sociali alla Camera, il partito di Matteo Salvini vota a favore degli emendamenti presentati, per introdurre, per esempio, l’esenzione dell’obbligo del green pass ai minorenni, o nei ristoranti al chiuso e per lo sport giovanile. Una mossa decisa per “dare un segnale” agli altri partiti della maggioranza di governo, spiegano fonti leghiste ma che, nel giorno dell’entrata in vigore delle nuove misure sul certificato verde, suscita l’ira del Pd e il “disappunto” di Leu, malgrado gli emendamenti non passino. “Io stigmatizzo la scelta della Lega che, con i voti di oggi in commissione alla Camera contro il green pass, ha deciso, proprio nella giornata di oggi, di fare una scelta che la pone al di fuori della maggioranza”, tuona allora Enrico Letta, al suo arrivo alla Festa nazionale dell’Unita’ a Bologna.
“Quindi – aggiunge il segretario Pd – chiedo un chiarimento politico su questo punto, perché la Lega oggi, di fatto, si mette contro e fuori la maggioranza”. “E’ Letta che vive fuori dal mondo – è la risposta dal partito di via Bellerio – Chiedere tamponi salivari gratuiti per gli italiani è buon senso, perché dire di no? Chiedere garanzie per lavoratori e imprenditori, chiedere la scuola per tutti gli studenti, difendere lavoratrici e lavoratori, poliziotti e insegnanti, è buon senso. Su 900 emendamenti migliorativi presentati dalla Lega ne verranno accolti, forse, due. Pd e 5 stelle ragionano come se al governo ci fosse ancora Conte ma, per fortuna, adesso c’è Draghi”