Incentivare un “linguaggio” al femminile, puntare sul sistema di welfare e sul caregiver familiare, fare rete con particolare attenzione alla Next generation. “Fare lobby” per influenzare il cambiamento e favorire l’interesse del valore donna, sviluppando al contempo una cultura di genere per la presa in carico della persona. E ancora, cura sostenibile e particolare attenzione alla comunicazione multicanale accessibile e certificata.
Sono questi alcuni punti chiave da cui partire per assemblare il Manifesto della Community “Donne Protagoniste in Sanità”, documento da offrire a governo e Parlamento, con una serie di proposte per riformare il Sistema sanitario, anche in vista del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Inoltre, “decalogo” delle professioni della salute, con la mission di innovare la formazione accademica, definire il fabbisogno delle competenze, incrementare le borse di studio per i ricercatori, introdurre la figura del direttore assistenziale, aggiornamento dei Lea e uniformare i contratti nazionali.
Tra le criticità emerse, la scarsità di documentazioni relative agli orientamenti di tipo istituzionale nel comprendere e creare reti, oltre ad una disomogeneità nel confronto tra i professionisti che partecipano alle reti. Altro tema importante, agire sul territorio, affinché i punti unici di accesso diventino luoghi in cui le persone possano trovare davvero risposte. Infine, sviluppare sempre più servizi digitali e ripensare un nuovo quadro istituzionale che delinei il modello di SSN entro cui Regioni e Province Autonome dovranno muoversi.
È quanto emerso dalla convention operativa del board, ospitata all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, a cui hanno preso parte, ieri e oggi, oltre cinquanta donne, riunitesi per la prima volta in presenza (limite massimo consentito per sicurezza Covid). La Community, che conta già l’iscrizione di 330 donne ai vertici del mondo sanitario, ha potuto così discutere di diversi temi che vertono sul futuro della sanità, secondo il punto di vista delle donne, per elaborare il dossier “Proposta di futuro” da presentare alle istituzioni.
Le soluzioni discusse serviranno a gettare le basi per una migliore operatività, legate all’ambito delle sei missioni: Digitale e green; Reti; Donna; Territorio e inclusione sociale; Professioni sanitarie; Governance della sanità. Missioni che corrispondono ai lavori svolti dalle donne protagoniste durante i relativi tavoli tematici.
“Il Manifesto di ‘Donne Protagoniste in Sanità’ sta arrivando alla sua stesura finale”, sottolinea la coordinatrice della Community, Monica Calamai. “Abbiamo già delineato i primi punti chiave, grazie al lavoro svolto dai tavoli online e da quelli in presenza di questi due giorni – prosegue la direttrice generale dell’Ausl di Ferrara -. Abbiamo quindi discusso di Reti e nuova Governance della sanità, di formazione e nuove professioni, di digitale e di green, compresi inclusione sociale e territorio, temi presenti nel Pnrr. Tutto ciò ai fini di una rivisitazione, per non dire di una rivoluzione, prevista dalle donne, di quello che ci prospetta il Piano nazionale di ripresa e resilienza per il nostro sistema socio-sanitario nazionale”.
Prossimi step della Community: elaborazione della Carta dei Valori della Community, programmazione eventi specifici su webinar, presenza alla Leopolda (Firenze) al Forum Sistema Salute il 28 e 29 ottobre 2021, presentazione del dossier in Senato a novembre 2021, convention in primavera 2022, Festival delle donne in estate 2022, progetto continuo di empowerment femminile, attività sul web e social e piattaforma co-creativa.
*Comunicato Stampa