Un format dedicato alla manifattura del lusso, dove 13 “pionieri” incontreranno il settore business legato al mondo del private label e delle firme mondiali, portando il “saper fare artigiano”, il Made in Italy, nel cuore di Lineapelle, luogo d’elezione per la scelta dei materiali. È Mipel Lab, novità assoluta per il mondo della pelletteria, settore in fase di grande rilancio, grazie anche all’azione di Assopellettieri, in programma a Fiera Milano da oggi fino a venerdì 24 settembre. Evento che segue il tradizionale appuntamento con il Mipel Play, fiera tornata in presenza e che quest’anno ha celebrato i suoi 60 anni di storia.
Mipel Lab. “Dopo il periodo negativo causato dalla pandemia da Covid-19, il settore, con la Campania in prima fila, sta attraversando una nuova fase di rilancio – spiega l’imprenditrice napoletana Ornella Auzino -. E grazie al lavoro sinergico con i colleghi di Assopellettieri, tra cui Giovanni Guerriero e Claudio Giaquinto, stiamo tentando di puntare molto anche sul versante innovazione. La nostra Associazione, insieme a un gruppo di imprenditori ‘pionieri’, ha deciso di continuare a giocare la partita anche su un campo completamente nuovo: quest’anno, oltre al Mipel, che è dedicato al settore B2B, presentiamo anche l’edizione numero uno di Mipel Lab, la nuova fiera realizzata grazie anche al supporto di Intesa Sanpaolo e Savino del Bene e frutto di un gioco di squadra con Lineapelle e Unic (Unione Nazionale Industria Conciaria), due partner fondamentali: senza una filiera conciaria sostenibile, trasparente, tracciabile non potrebbero esserci artigiani che trasformano la pelle nel prodotto di lusso. Ua novità assoluta, grazie al format della preview e alla piattaforma online che farà matching per 365 giorni l’anno. Il format è pronto e aperto a tutti coloro intendano sviluppare il proprio business”.
A questa prima edizione di Mipel Lab parteciperanno: Bric’s, Dimar Group, Mabi International, Most, Metal Studio, P&C, Pelletteria Fiorentina Montecristo, Rica, Pelletterie Sagi, Sapaf, Tigamaro, Tripel Due, Tivoli Group. Oltre all’edizione fisica, il format prevede anche una piattaforma virtuale, online tutto l’anno, sviluppata da Assopellettieri in collaborazione con EY e con il supporto della software house DS Group.
I numeri. Secondo il periodico report del centro studi Confindustria Moda, le vendite estero di prodotti della pelletteria e della concia italiane (raggruppati nella voce Ateco CB151) hanno registrato nella seconda frazione dell’anno un +80% in valore. Il dato Istat cumulato dei primi 6 mesi presenta una crescita dell’export pari al +31,2% su gennaio-giugno 2020: complessivamente sono stati esportati beni per 5,89 miliardi di euro, contro i 4,49 miliardi dell’analogo periodo 2020. Ma il confronto coi livelli dei primi 6 mesi 2019 (6,60 miliardi di euro) mostra come si tratti di un recupero ancora parziale: il divario attuale è, infatti, del -11%.
La Campania presenta dati confortanti sulla ripresa dell’export, con un +7,5% sul pari periodo dell’anno. Ciononostante, il dato non è assoluto: la Campania è una Regione produttrice con principale destinazione dei manufatti nelle aree di smistamento italiane.