Diciannove. Tanti sono stati i sindaci della Capitale dal 1946 ad oggi, incluso il vincitore di oggi. Fra tutti ci fu qualcuno che sarà ricordato più di altri. Tra quelli indimenticati, Salvatore Rebecchini in Campidoglio per quasi nove anni: completò via della Conciliazione e realizzò la galleria del Gianicolo e ultimò la nuova stazione Termini.
Nel 1957 Umberto Tupini, fece costruire, dopo anni di contestazioni, l’immenso hotel Hilton a Monte Mario.
Un sindaco che fece parlare di sé fu Giulio Carlo Argan, eletto il 9 agosto del 1976 e in carica fino al 25 settembre del 1979. Argan è stato il primo sindaco non democristiano della Roma repubblicana. Critico d’arte e intellettuale, fu eletto come indipendente nelle liste del Pci, si dedicò alla difesa del patrimonio artistico, all’ambiente e alla promozione della cultura nella capitale, dando vita all’Estate romana, la celebre manifestazione culturale organizzata anche oggi. Ad Argan seguì il comunista Luigi Petroselli, in carica fino al 1981, ricordato come uno dei sindaci più popolari di Roma, morto per un malore improvviso.
Il successore Ugo Vetere fu in carica dal 1981 al 1985: sindaco Pci, si dedicò al risanamento delle borgate, all’ampliamento della rete metropolitana, all’edilizia scolastica e alla realizzazione della seconda università di Roma.
Nel 1993, per la prima volta ad elezione diretta, fu la volta di Francesco Rutelli, in carica fino al 2001, cui seguì Walter Veltroni. Nell’aprile 2008 fu il turno di Gianni Alemanno, da poco uscito indenne da un processo che lo vedeva imputato proprio nel suo ruolo da Sindaco, in carica fino all’elezione di Ignazio Marino il cui mandato è durato due anni in seguito alle dimissioni di 26 consiglieri capitolini.
Il 22 giugno del 2016 fu il turno della prima sindaca, Virginia Raggi del Movimento 5 stelle che senza alcun dubbio non passerà inosservata nella lista dei primi cittadini della Capitale.