Di Paolo Falliro
Facilitare la cooperazione, la conoscenza e lo sviluppo di capacità interconnesse, evidenziando i vantaggi della regolamentazione economica a livello nazionale e regionale. L’acqua è finalmente al centro di un’accorata azione istituzionale, grazie al forum EFRWS targato Wareg, l’Associazione europea dei regolatori dell’acqua, presieduta dall’italiano Andrea Guerrini, consigliere di Arera.
Dal momento che la transizione verde e digitale nel settore idrico europeo si rivela un punto cardine, appare evidente come diventi strategico anche il ruolo dei regolatori dell’acqua al fine di garantire la continuità e la qualità dei servizi di acqua potabile e acque reflue a fronte di shock economici (come la crisi post pandemia).
Il recupero di costi industriali efficienti, l’effettiva realizzazione degli investimenti, la trasparenza e la correttezza dei prezzi finali per servizi di buona qualità, sono alcuni dai macro obiettivi di tale azione, nella consapevolezza che una sana regolamentazione economica può promuovere la stabilità dei quadri giuridici a livello nazionale e locale.
Il Forum, giunto alla seconda edizione e patrocinato dalla Commissione Ue, si terrà il 1 dicembre in modalità online e partirà proprio dalla transizione verde per tracciare una mappa delle azioni intraprese dalle istituzioni europee e dai regolatori nazionali, per migliorare le attività basate sull’economia circolare all’interno del settore idrico.
Il riferimento è al risparmio energetico, al recupero di materie prime ed energia, alla produzione da fanghi di depurazione, al riutilizzo dell’acqua e alla riduzione del consumo di plastica. Sul punto in diversi paesi europei, i regolatori economici hanno sviluppato strumenti di ricompensa ben definiti per incentivare best practies come la riduzione delle emissioni di gas serra.
Ciò potrebbe portare a rinnovate politiche tariffarie idriche, volte a includere le voci fiscali nella spesa idrica periodica per famiglie e imprese. Da segnalare il focus sulla struttura del settore idrico europeo, che al momento è largamente influenzata dal quadro legislativo in materia di acqua potabile, raccolta e trattamento delle acque reflue urbane, smaltimento dei fanghi e relativo trattamento.
Il Parlamento europeo ha recentemente approvato la rifusione della direttiva sull’acqua potabile (DWD), per cui sarà utile analizzare il potenziale impatto di tali disposizioni anche da un punto di vista normativo come i possibili approcci alla sua attuazione negli Stati membri dell’UE e, più in generale, il ruolo svolto dai regolatori nel garantire l’effettiva adozione della legislazione europea nel settore idrico.
Non va dimenticato che la Commissione ha avviato un processo di valutazione per rivedere l’attuale legislazione sulle acque reflue urbane e l’utilizzo dei fanghi, secondo il nuovo paradigma dell’economia circolare.
Spazio anche alla macro area balcanica, dove l’acqua si inserisce in un tessuto già attenzionato da altri players con relative azioni mirate, come infrastrutture, energia, vaccini. Il paesi candidati ad entrare in Ue saranno valutati circa l’attuazione dell’acquis legislativo europeo sull’acqua.
Presente un ricco parterre di speaker, come i ministri italiani Roberto Cingolani e Enrico Giovannini, il presidente di Arera Stefano Besseghini, commissari europei come Virginijus Sinkevičius e tecnici di altissimo livello come Ambroise Fayolle, Vicepresidente della Banca Europea degli Investimenti, e i rappresentanti degli enti regolatori dei paesi europei.
“Con l’organizzazione di Efrws21 – afferma il presidente di ARERA, Stefano Besseghini – l’Autorità riconosce il valore del Forum Europeo come luogo di discussione e approfondimento multidisciplinare, anche in funzione delle scelte strategiche che come regolatore sta implementando. In un momento cruciale per i Paesi europei impegnati a realizzare gli obiettivi del Green deal e a orientare la spesa delle risorse del Nextgen EU, il dialogo tra regolatori, utility e mondo accademico rafforza il ruolo della regolazione, anche nel supporto alle scelte strategiche di governi e istituzioni e di tutela del consumatore”.