“Il premier Draghi ieri in Parlamento ha fatto una fotografia non solo del futuro del Paese, ma di quello che è già la realtà. Mentre si parla di integrazione, di quanto i migranti possano essere una risorsa, di fatto in Italia già lo sono. I cosiddetti nuovi italiani di prima generazione hanno iniziato a vivere in questo Paese il più delle volte facendo lavori umili ma ora sono sempre più imprenditori, come proprietari di bar e ristoranti, e li troviamo in molte aziende a lavorare”. Così in una nota Sibi Mani Kumaramangalam, presidente del Pd Roma di origini indiane.
“Il futuro prossimo delle seconde generazioni è rappresentato da ragazze e ragazzi adolescenti che tra qualche anno saranno sempre più integrati e li troveremo più frequentemente anche come dipendenti presso i pubblici servizi.
Mentre le famiglie italiane sono in crisi di natalità e demografica, queste persone possono aiutare a ripopolare le città e offrire risorse all’Italia“.
“Il mio appello, in quanto Presidente del PD Roma è proprio questo, ormai da anni: il futuro multietnico e multiculturale è già esistente, proprio come in tanti altri paesi europei. Quello che manca in Italia però è la rappresentanza nelle istituzioni, permettendo ai Nuovi Italiani che sono parte attiva della società e dell’economia italiana, di esserlo anche nelle decisioni che riguardano lo Stato e gli Enti Locali. Recentemente ho proposto al segretario Letta di istituire un assessorato all’integrazione nei vari comuni a guida PD che venga guidato da un Nuovo italiano”.
“E’ un impegno a cui tengo particolarmente e mi auspico vivamente che venga compiuto dal Partito Democratico cosi da colmare lo scollamento che esiste tra le comunità dei nuovi italiani e il PD, unico partito che, almeno a parole, proclama di volerli rappresentare, ma nel concreto non sempre riesce a soddisfare queste loro aspettative. Sarà mia premura nei prossimi giorni parlane di nuovo con il segretario Letta e anche con il sindaco Gualtieri, perché la città di Roma può diventare capofila in un buon esempio per tutto il Paese”.