Piero Verni, giornalista, scrittore, studioso della civiltà tibetana, tra i fondatori dell’associazione “Italia-Tibet”, di cui è stato presidente per quattordici anni, e attuale presidente dell’associazione “L’eredità del Tibet”, con il volume “Il sorriso e la saggezza” (Nalanda edizioni, 516 pagine, 20 euro) ci porta in Tibet attraverso la vita e il pensiero del Dalai Lama.
L’autore non prende in esame soltanto la vita e il pensiero del Dalai Lama, ma si immerge nella realtà culturale, religiosa e sociale del Tibet e presenta, sotto molteplici aspetti, anche il rischio della sparizione di questa cultura sotto l’incalzare dell’opera politica e di oppressione dell’occupante cinese.
Il volume prova a dare il proprio contributo alla formazione di una maggiore consapevolezza sull’antica civiltà tibetana attraverso la storia di una personalità amata dal suo popolo, e non solo, e diventata un punto di riferimento filosofico e spirituale per moltissime persone di tutto il mondo.
Una biografia che è il risultato di lunghi anni di ricerche e delle interviste rilasciate dal Dalai Lama all’autore in un arco di tempo di cinque anni. È lo stesso Dalai Lama a raccontare della sua esperienza come monaco e come guida del suo popolo, di quando appena sedicenne e ormai capo dello Stato si recò in Cina per provare a convincere Pechino che stava commettendo molti errori e violenza in Tibet e contro la popolazione che non intendeva piegarsi all’occupazione. Si può leggere il ricordo dell’insurrezione di Lhasa, della fuga dal Norbulingka nella notte e l’esilio in India.
Nelle parole di Dalai Lama, si possono leggere il peso, la solitudine e la difficoltà di decidere per il bene del Tibet, per salvare la sua terra. Vi si leggono i dubbi e le amarezze, ma anche la speranza che viene dalla fede. Quella speranza che fa immaginare un Tibet che, aldilà di una vera indipendenza o di un’autonomia politica e territoriale, possa sopravvivere.
“Ritengo che le agiografìe non siano utili a nessuno, nemmeno ai loro protagonisti. Per questo ho voluto semplicemente scrivere una biografìa di un uomo, attenendomi a quello che di lui ho potuto ascoltare, vedere, conoscere” scrive Piero Verni nell’introduzione. “Un uomo non solo amato profondamente dal suo popolo ma divenuto anche un fondamentale punto di riferimento etico, spirituale, filosofico, per moltissime altre persone di questo Pianeta. Il XIV Dalai Lama del Tibet. Un testimone del nostro tempo. Un esempio a cui guardare per tutti coloro che cercano, in mezzo a difficoltà di ogni genere, di realizzare un cambiamento positivo nella vita individuale e collettiva di ciascuno di noi”.