Un CCNL innovativo per spingere il settore turistico oltre le secche della crisi economica. Lo scorso 16 marzo, FederTerziario, FederTerziario Turismo e UGL, con l’assistenza tecnica di ANCL, hanno siglato il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle aziende del settore turismo, dei pubblici esercizi e della ristorazione. Si tratta, nello specifico, di un accordo che contempla appieno i valori perseguiti da FederTerziario: flessibilità, bilateralità, innovazione e formazione.
Il nuovo accordo punta chiaramente ad incentivare la qualificazione professionale delle risorse ed a migliorare la qualità del servizio erogato, per accrescere la competitività delle imprese, delle risorse e favorire il miglioramento degli aspetti sociali.
Enzo Carella, Presidente di FederTerziario Turismo, ha sottolineato: “si tratta di un contratto inclusivo che abbraccia le necessità dell’intero comparto, pur contemplandone le peculiarità, per rispondere alle necessità di competitività e semplificazione delle imprese. Il nuovo CCNL, altamente innovativo, raccorda per la prima volta le necessità di flessibilità organizzativa delle imprese con il diritto alla fruizione del tempo libero ed alla valorizzazione professionale dei lavoratori. In tal senso si muovono due importanti novità come la possibilità di frazionare la fruizione dei periodi di ferie e l’avanzamento al 6° livello di minimo retributivo per le risorse aziendali. Il contratto mette a disposizione una serie di servizi di welfare bilaterale che, oltre a fornire strumenti di crescita per imprese e lavoratori, possono favorire la creazione di un clima aziendale sereno e produttivo”.
FORMAZIONE CONTINUA E QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE DELLE RISORSE
Saranno i punti di forza contemplati nel nuovo accordo nazionale, strumenti necessari per migliorare la qualità del servizio erogato e per puntare sull’evoluzione digitale delle imprese Turistiche. Criticità già evidenziate dai dati Istat che registrano percentuali contenute (6,6% del totale) nell’assunzione di personale con competenze specialistiche in ICT (Information and Communication Technologies) tra le imprese turistiche con 10 o più addetti, così come per la carenza di corsi di formazione rivolti a sviluppare le competenze dei propri addetti (24,7% del totale). A questo proposito, un ruolo chiave sarà rivestito da FondItalia – il fondo interprofessionale di FederTerziario dedicato allo sviluppo delle competenze dei lavoratori, in linea con gli obiettivi di transizione ecologica e sostenibile.
Emanuela D’Aversa, Vicepresidente di FederTerziario Turismo, ha sottolineato che “l’impegno sul fronte della formazione si lega anche alle reali e mutevoli esigenze del settore. Uno sforzo maturato quotidianamente anche grazie al confronto continuo con le imprese che, grazie all’attività delle sedi territoriali e della Federazione di categoria, manifestano alla Confederazione le reali necessità di un comparto sul quale l’intero sistema Paese deve puntare”.