Si è recentemente svolta presso la sala dei gruppi parlamentari della Camera dei deputati, nella sala conferenze di Confindustria, una importantissima tavola rotonda dedicata agli “Stati Generali, Pnrr e Imprese. Sfide e opportunità nel nuovo scenario geopolitico europeo”, organizzata dall’avvocato Giuseppe Cavuoti ed il suo noto GC Network e Centro Studi, nonché dal presidente di App to You group, Nicola Camillo.
L’evento ha visto la collaborazione anche del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, della Scuola Forense V.E. Orlando, della Fondazione Belisario, dell’USFTI e di molte altre istituzioni. I vari panel di approfondimento si sono volti in modalità ibrida, utilizzando le tecniche tipiche degli hackathon, in cui esperti, manager, professionisti, istituzioni e imprese si sono confrontate in tavoli di discussione focalizzati sulle missioni del Pnrr.
Tra i numerosi partecipanti: i professori Sangiovanni Vincentelli, Francesca Moraci, Marta Bertolaso, Ilario Alvino ed i dottori Luca Sisto, Barbara Visentini di Confitarma e Antonio Errigodi Alis. I lavori sono stati utili per porre l’accento anche sull’importanza dell’innovazione, della digitalizzazione e sulle nuove opportunità che il settore industriale e dei servizi specializzati può cogliere dalla ricerca e dallo sviluppo dei formulati in nanotecnologia.
Ai lavori è stata invitata Sabrina Zuccalà, presidente della società 4ward360, che ha relazionato sull’importanza di utilizzare i fondi del Pnrr, da canalizzare in ricerca e innovazione, per riscrivere il ruolo delle infrastrutture e dei servizi, investendo e programmando iniziative da dedicare alle innumerevoli prospettive delle nanotecnologie.
Zuccalà, nell’ambito di lavori della tavola rotonda, ha presentato una relazione “sull’importanza di prevedere la concessione di contributi e finanziamenti agevolati nell’ambito del Pnrr per realizzare progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, con le nano-materie, che sono di rilevanza strategica per la competitività tecnologica di imprese e centri di ricerca presenti sul territorio nazionale, anche al fine di favorire l’innovazione di specifici settori, salvaguardando l’occupazione e rafforzando la presenza dell’Italia nei mercati caratterizzati da una forte competizione internazionale”.
Un capitolo del Pnrr che risulta di estremo interesse per gli innovatori, gli imprenditori, gli investitori esteri e per le startup della nostra Penisola poiché per i prossimi anni è previsto che i settori di riferimento per lo sviluppo degli attuali prodotti e formulati in nano materia raggiungano un turnover superiore ai 70 miliardi di euro con la crescita del mercato dei formulati in nano-materia del 16% all’anno. Grandi opportunità si stanno aprendo anche per il settore automotive, con esperienze di società già consolidate, grazie a collaborazioni con la Formula 1 e i produttori di veicoli di alta gamma e di eccellenza, anche elettrici, e senza sottovalutare le continue opportunità e le innumerevoli ricerche riguardanti il settore aerospaziale, dove i materiali richiedono performance di alto livello.
“Dobbiamo comprendere come strutturare le migliori pratiche innovative del mondo delle nanotecnologie e creare una vera cabina di regia sull’argomento, per attrarre gli investitori e far crescere la ricerca nel nostro Paese, potenziando la formazione e le competenze nelle accademie e nelle università italiane. Le possibilità di avanzamento nel campo delle nanotecnologie sono notevoli sia per la natura specifica del loro studio, sia per la vasta gamma di settori che rientrano nel suo ambito di applicazione. Le nanotecnologie possono includere qualsiasi cosa, dalla produzione di dispositivi elettronici alla medicina, dalla ricerca aerospaziale e il potenziamento dei mezzi e strumenti della Difesa, alla generazione di energia, al restauro dei Beni Culturali”, ha rilanciato, durante i lavori, l’imprenditrice Sabrina Zuccalà.