L’estate 2022 sarà per gli italiani all’insegna dei viaggi, favoriti dal positivo andamento della linea dei contagi da Covid-19, che ha concesso la quasi totale assenza di restrizioni di contenimento.
Nonostante le forti potenzialità di ripresa il settore turistico risente, però, della grave crisi che colpisce il potere di acquisto delle famiglie, seriamente messo alla prova dai rincari in atto in molti settori: dai carburanti, all’energia, all’alimentazione, passando per molti servizi i cui prezzi sono lievitati in maniera più o meno giustificata.
Ecco perché la tendenza più diffusa è quella delle vacanze low cost all’insegna del risparmio, magari cercando soluzioni di soggiorno alternative (come ostelli e couchsurfing per i più giovani) oppure riducendo la durata del soggiorno.
Molto gettonati sono i weekend presso città d’arte, in Europa ma soprattutto entro i confini nazionali. Il 2022 segna, infatti, un importante rilancio del turismo anche nelle città d’arte grazie al 18% degli italiani che le hanno favorite, producendo un significativo incremento di prenotazioni nel periodo dell’alta stagione estiva, dopo il calo di presenze registrato nel 2021 del -84%. Un recente studio Cst per Assoturismo Confesercenti stima una crescita del turismo culturale, quest’estate, del 24,6% rispetto all’anno precedente, l’aumento più significativo tra tutti i segmenti dell’offerta turistica.
La permanenza durante i weekend “lunghi” nelle metropoli culturali in Italia, tuttavia, non sembra poco dispendiosa. Come si evince dal monitoraggio dei prezzi delle tariffe offerte dalle strutture alberghiere di cinque città italiane (Milano, Bologna, Firenze, Roma e Napoli) condotto dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, le soluzioni di pernottamento e colazione più convenienti per le famiglie, sono quelle offerte dagli hotel a tre stelle, che in media prevedono, per due adulti e due bambini, una spesa di circa 499,73 euro, seguiti dalle case vacanza (522,8 euro) e dai bed and breakfast (619,4 euro). In generale, gli alberghi nelle città d’arte del Sud risultano meno cari.
Più considerevole è la spesa da sostenere scegliendo le stesse formule alberghiere nelle città d’arte fuori dalla nostra penisola come Londra, Parigi, Madrid e Lisbona. Anche in questo caso, le camere degli hotel a tre stelle si rivelano meno care con una tariffa media di 771,60 euro seguite in ordine crescente dai bed and breakfast (845,35 euro) e dalle case vacanza (960,10 euro).
Durante il soggiorno, per raggiungere i siti storici e culturali delle grandi città, oltre i mezzi di trasporto pubblico che offrono abbonamenti economici, le famiglie possono usufruire dei servizi di sharing di bike, scooter, monopattini e di car sharing offerti dai comuni o da imprese private per favorire politiche di mobilità sostenibile. Per ovvie ragioni i servizi di car sharing sono i più ricercati dalle famiglie, anche alla luce degli aumenti spropositati dei costi di autonoleggio, schizzati di oltre il +67% rispetto allo scorso anno, nonché dei costi proibitivi dei carburanti.
I mezzi di trasporto in sharing consentono di utilizzare un mezzo “privato” su prenotazione, prelevandolo e riportandolo in un parcheggio, e pagando in ragione dell’utilizzo fatto con un tariffario fisso al minuto o all’ora.
Tale sistema è molto veloce e pratico, in particolare in vista di presenze fugaci, soprattutto perché meno vincolante rispetto all’impegno del noleggio di un mezzo a “lungo” termine.
A questo proposito l’O.N.F. ha condotto anche uno studio riguardo i prezzi, per un utilizzo di due ore, dell’affitto di mezzi di trasporto in sharing: i costi medi risultano di 34,80 euro per le automobili (in genere utilitarie), di 4,00 euro per le biciclette elettriche, di 31,20 euro per gli scooter elettrici e di 25,00 euro per i monopattini elettrici.
Alla luce di tali costi emerge che la spesa complessiva alloggio + car sharing (2 ore al giorno) per una famiglia composta da due adulti e due bambini, in un weekend lungo in alta stagione (fine luglio) in Italia si aggira intorno a 651,71 euro, all’estero a 963,4 euro (il +48%).