Horizon Europa ritorna a porre l’attenzione sull’opportunità di sviluppare le potenzialità legate alla blue economy in tutto il Mediterraneo, anche grazie alla guida italiana della partnership Horizon che, con un budget di 96 milioni di euro, finanzierà attività di ricerca e innovazione per sostenere la transizione verso un’economia blu rigenerativa, resiliente e sostenibile.
I progetti italiani potranno beneficiare anche del supporto del PNRR per ridisegnare il ruolo delle coste, delle comunità marittime e dei borghi legati alla pesca e al turismo balneare. Secondo le previsioni degli analisti e degli esperti di blue economy, questi contributi mobiliteranno ulteriori investimenti a sostegno delle transizioni green e digital dell’economia blu, creando effetti positivi a lungo termine sull’occupazione, sull’ambiente e sulla società.
I partenariati sono aperti a un’ampia gamma di partner pubblici e privati, quali l’industria, le università, le organizzazioni di ricerca, gli organismi investiti di attribuzioni di servizio pubblico a livello locale, regionale, nazionale o internazionale e le organizzazioni della società civile, comprese le fondazioni e le ONG.
Obiettivo del partenariato è progettare, guidare e sostenere una transizione giusta e inclusiva verso un’economia blu rigenerativa, resiliente e sostenibile, approfondire la conoscenza delle scienze dei mari e degli oceani e fornire soluzioni di ricerca e innovazione orientate al basso impatto ambientale, favorendo la trasformazione necessaria per un’Unione europea neutrale dal punto di vista climatico, sostenibile, produttiva e competitiva entro il 2030.
L’iniziativa fornirà soluzioni per rafforzare la collaborazione internazionale nei settori marini e marittimi legati alle strategie dell’UE per il Green Deal e l’Europa digitale, coordinando le priorità scientifiche nazionali, regionali e europee e contribuendo allo sviluppo di quadri di governance innovativi a beneficio delle comunità costiere. Prioritario diviene sostenere la programmazione congiunta di ricerca e sviluppo sulle aree tematiche per lo sviluppo del mare, tra cui le piattaforme off-shore, la pianificazione dello spazio marittimo, la pesca e l’acquacoltura sostenibile.
In rapporto alle migliori sinergie che il programma Horizon Europe può innescare, l’esempio che va sviluppandosi nel Cilento sembra divenire il percorso giusto da intraprendere e implementare.
La recente partnership sottoscritta presso il Comune di Pollica, tra Gi.&Me. Association, Marevivo e il Future Food Institute, per comprendere e co-progettare il miglior approccio concepibile nella gestione e tutela del mare, valorizzando la pesca artigianale e sostenendo economicamente le realtà costiere del Mediterraneo, risulta essere un modello replicabile e meritevole di attenzione.
L’esempio di Pollica è particolarmente importante in quanto si sta pensando a nuove modalità di gestione e tutela delle coste e del mare del Cilento. Una nuova regolamentazione per l’istituzione di aree marine utili a garantire la salvaguardia dell’ambiente marino mediante un contingentamento dello sforzo di pesca; la percezione di un reddito per i pescatori previa partecipazione ad attività di raccolta dati e un adeguato compenso per la custodia della purezza e la pulizia del mare.
Pollica è divenuta un laboratorio marino e costiero a tempo pieno, con il progetto Trame Mediterranee, concepito dal Future Food Institute, che sta sviluppando, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori e stakeholder della blue economy, una proposta di studio pensata per avvicinare i giovani al mondo della pesca e della tutela del mare.
Formare le nuove generazioni sull’importanza di tutelare la salute del mare, la fauna e la flora ittica per l’equilibrio dell’intero ecosistema; promuovere l’innovazione nel turismo legato al mare, con particolare riferimento alla tutela ambientale, implementando politiche di ittiturismo e l’insieme dei servizi turistici offerti dai pescatori sulla terra ferma e promuovere progetti volti alla valorizzazione del ruolo dei pescatori artigianali rappresentano priorità che dal cuore del Cilento Antico possono divenire esempio di sviluppo sostenibile per tutte le città costiere del Mediterraneo allargato.