Dai dati della Mappa del credito – lo studio sull’utilizzo del credito rateale da parte degli italiani – elaborato dalla Crif (Centrale rischi finanziari) emerge un quadro composito che, se da un lato pone in evidenza una dinamica decisamente positiva per le richieste di prestiti – in aumento del 34% rispetto all’anno scorso la percentuale della popolazione romana che ha richiesto un mutuo e che ha un prestito in corso – dall’altro denota una rincorsa sempre maggiore al credito bancario, indice di sofferenza economica della popolazione della Capitale.
Nel primo semestre di quest’anno, infatti, le cifre più importanti si registrano per l’acquisto della casa e dell’auto, ma crescono contemporaneamente anche i prestiti per acquistare beni di consumo, dai mobili agli elettrodomestici ai telefoni, con la possibilità sempre più frequente di pagarli a rate.
Più di un romano su due paga in media 339 euro mensili per rimborsare i finanziamenti ricevuti, con un debito residuo medio di 44.580 euro pro capite; dato, questo, leggermente in calo rispetto alla media di un anno fa di circa 354€.
“Con il 53,9% Roma si conferma la prima provincia del Lazio e – ottava in tutta Italia – per percentuale di popolazione con almeno un finanziamento attivo, un dato importante se pensiamo che nel 2021 il valore si attestava intorno al 45%” ha dichiarato il Consigliere e Presidente della Commissione Politiche Sociali del XII Municipio Alessandro Alongi, che continua: “ma il dato che più fa riflettere è che risultano in aumento del 5,5% anche i crediti non finalizzati, ossia i prestiti personali non direttamente collegati all’acquisto di un bene o servizio, indice che probabilmente denota come le famiglie si indebitino sempre maggiormente per far fronte alle spese ordinarie”.
Un allarme lanciato da Alongi è quello che è stato definito il “mercato parallelo dei prestiti”: “negli ultimi mesi stiamo assistendo a un notevole aumento delle truffe online di cui sempre più persone finiscono per esserne vittima. Ma soprattutto c’è il rischio, per tutte quelle persone c.d. ‘non bancabili’, ovvero che necessitano di accedere ai finanziamenti ma che non sono in grado di fornire agli istituti di credito le garanzie richieste per ottenere i prestiti necessari, di finire in mano degli usurai. Per tale ragione accogliamo lo sforzo delle molte realtà impegnate contro il rischio di scivolamento all’interno di questo tunnel, quelle che offrono assistenza in tema di esdebitazione (previsto dalla L. n. 3/2012) e del Microcredito del Comune di Roma, neo-introdotta formula che sta portando sollievo e speranza nuova in città”. Il microcredito è una forma di finanziamento assistito, con tassi di interesse calmierati, che consente l’accesso al credito proprio ai cosiddetti soggetti non bancabili.
Il Comune di Roma e l’Ente Nazionale per il Microcredito, infatti, recentemente hanno realizzato un nuovo progetto di promozione del microcredito a sostegno della ripresa economica e dell’inclusione sociale e finanziaria. L’iniziativa, frutto del Protocollo d’Intesa siglato tra queste due realtà, prevede una serie di misure destinate a imprese e famiglie che si trovano in condizione di temporanea difficoltà economica e a micro imprese o aspiranti imprenditori interessati all’avvio o allo sviluppo di un’attività imprenditoriale o di lavoro autonomo. I beneficiari di tale misura possono essere sia le persone fisiche (finanziamento con importo massimo di 5.000/10.000 euro, da restituire entro 5 anni) sia gli imprenditori o aspirati tali (finanziamento con importo massimo di 40.000/50.000 euro, da restituire entro 7 anni).
Per maggiori dettagli e per accedere alle diverse opportunità, tutti gli interessati potranno contattare lo Sportello Territoriale per il Microcredito di Roma Capitale attraverso il contact center Chiamaroma 060606. I servizi di informazione e orientamento sono gratuiti per gli utenti.