A ottobre 2022, secondo i dati provvisori diffusi dall’ISTAT, prosegue la crescita dell’occupazione registrata a settembre, per effetto dell’aumento dei dipendenti permanenti.
Rispetto a ottobre dell’anno scorso, l’incremento è del 2,2% pari a quasi 500.000 occupati ed è determinato dall’aumento dei dipendenti che ammontano a circa 18.250.000.
A ottobre 2022, il tasso di occupazione sale al 60,5% rispetto al mese precedente (valore record dal 1977, primo anno della serie storica), il tasso di disoccupazione scende al 7,8% quello di inattività al 34,3%. In particolare, il tasso di disoccupazione giovanile cala di 0,2 punti, al 23,9%.
L’occupazione aumenta per le seguenti categorie: uomini e donne, dipendenti permanenti e ultracinquantenni; mentre diminuisce per le restanti classi di età, dipendenti a termine e autonomi.
La diminuzione del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni coinvolge donne, tra i 25 e i 34 anni e chi ha più di 50 anni. Confrontando il trimestre agosto-ottobre 2022 con quello precedente (maggio-luglio), si registra una sostanziale stabilità del numero di occupati.
L’aumento coinvolge entrambi i sessi e tutte le classi d’età, ad eccezione della fascia 35-49 per effetto della dinamica demografica negativa; il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,5 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+1,1 punti) perché la diminuzione del numero di occupati è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva.
Rispetto a ottobre 2021, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-14,0%, pari a -321mila unità) e il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,6%, pari a -336mila).