L’Epifania tutte le feste si porta via, ma non la mondezza. E dire che il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nell’intervento della vecchina a cavallo della scopa deve averci sperato fino all’ultimo. Ma benché munita di ramazza il miracolo nella Capitale non le è riuscito. Perché nella città eterna, eternamente sommersa dai rifiuti, ormai c’è da sperare solo nel miracolo per vedere strade e piazze libere finalmente dai rifiuti.
E dire che lo scorso anno, appena insediatosi in Campidoglio, il primo cittadino della Capitale aveva assicurato una città “luccicante” entro Natale. Ma di Natali ne sono trascorsi due e l’unica cosa che luccica nelle strade romane sono i sacchi neri dell’immondizia che traboccano dai cassonetti e che fanno gola a cinghiali ma anche ai topi che ormai a Roma sono talmente ben nutriti che si confondono quasi per le dimensioni con gli ungulati.
E il problema rifiuti non è più solo una questione di decoro, ma una vera e propria emergenza sanitaria. Che con la riapertura delle scuole di ogni ordine e grado mette a repentaglio la salute anche dei più piccoli, costretti a fare lo slalom con i loro zainetti tra i cumuli di mondezza per varcare i cancelli degli istituti scolastici.
“Riaprono le scuole e a Roma migliaia di studenti tornano in giro per la città. Ma ancora una volta il rientro è drammatico con le strade sommerse dai rifiuti la cui raccolta è resa ancora più difficoltosa dal cattivo tempo”, denuncia Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio.
“Un copione già scritto nell’insopportabile atteggiamento del Campidoglio che pare remare contro il decoro, l’igiene, la tutela sanitaria di adulti e bambini, registrando ancora una volta il solito nulla di fatto senza mettere in campo soluzioni degne di una metropoli e di una città d’arte importante e unica come Roma”, prosegue Santori.
E mette il dito nella piaga anche sulla pessima immagine che ha dato di sé la Capitale d’Italia agli occhi dei turisti che quest’anno, dopo due anni di chiusure dovute al Covid, sono finalmente tornati a visitare la città eterna. “Se l’immondizia e la ressa non hanno scoraggiato i turisti e i romani in ferie per l’Epifania, non è possibile con il rientro a scuola e al lavoro tollerare oltre questo stato di cose”, denuncia ancora il capogruppo leghista, che ogni giorno sui social denuncia con foto “raccapriccianti” il degrado della città.
Un degrado “democratico”, proprio come il sindaco dem, perché non risparmia nessun quartiere, quando si dice la coerenza insomma. “Mondezza per tutti”, potrebbe essere il motto di Gualtieri che se possibile è riuscito non solo ad eguagliare, ma a fare addirittura peggio del suo predecessore, Virginia Raggi. E non era facile.
“Dall’Ostiense a piazza Vittorio, dalla Collatina a Monteverde, Portuense, Ostia, Spinaceto: dal centro alla periferia e dovunque l’immondezzaio capitale è ancora una volta padrone assoluto della città e mette Ama ko. I dipendenti dell’azienda lamentano di nuovo mancanza di organizzazione, mezzi e personale, ma l’Ordine dei medici lancia l’allarme igienico sanitario”, conclude Fabrizio Santori.
E dalla grande bellezza alla grande mondezza è un attimo, complici anche le festività appena trascorse, che come sempre fanno registrare un aumento del volume dei rifiuti. E quegli avanzi di cotechino, la bottiglia vuota di spumante e il cartone del panettone sono ancora là.
Chissà se il sindaco riuscirà a provvedere al loro smaltimento prima che arrivino nei cassonetti anche gli incarti delle uova di Pasqua. O dobbiamo continuare ad ingrassare topi e cinghiali?