Con rabbia, apprendiamo la scelta dell’Avv. Livio Cancelliere di lasciare il suo incarico di Giudice onorario. E’ una rabbia sorda, l’ennesima persona per bene che si trova ad essere tradito da questo nostro paese, sempre più proiettato verso un declino che sembra inesorabile. Labparlamento seguì la marcia di Livio Cancelliere, 250 km a piedi per essere ricevuto dall’allora ministra Cartabia, grandi sorrisi, la promessa di interessamento, poi il nulla.
Anche l’ultima legge finanziaria accantona i legittimi diritti dei giudici onorari, la vera spina dorsale della giustizia in Italia, un supporto senza il quale i ritardi della giustizia sarebbero ancora maggiori.
A nulla valgono i richiami dell’Unione Europea, sembra che la Repubblica Italiana abbia abbandonato i diritti dei cittadini italiani al loro destino, con riforme cervellotiche che presto si riveleranno inutili, la cronica mancanza di fondi, l’assurda situazione venutasi a creare di non dialogo tra magistratura, società civile e politica.
La storia è quella tipica dell’Italia e ci restituisce il solito quadro di due pesi e due misure; due persone fanno lo stesso lavoro, ma il trattamento economico è differente e non che chi svolge la funzione appartenendo alla categoria dei magistrati togati lavori di più, anzi spesso proprio il peso maggiore grava sui magistrati onorari, anzi, per essere più precisi, i primi hanno nei secondi una complementarietà necessaria ed il lavoro dei togati spesso non potrebbe esserci senza il lavoro dei magistrati onorari.
Eppure le tutele dei magistrati togati, sono oggi negate ai magistrati onorari, anche le più elementari. Ciò poteva avere un senso quando lo Stato chiamava avvocati a svolgere episodicamente ruoli giudiziali complementari, come P.M. d’aula o come Giudice monocratico onorario. Non può averlo oggi allorchè intere sezioni civili dei tribunali si basano sull’attività dei magistrati onorari, per non parlare del Giudice di Pace esclusivamente affidato alla magistratura onoraria, con competenze sempre più ampie.
Confidiamo che l’Avv. Livio Cancelliere torni alle sue funzioni e che conservino le loro funzioni le centinaia di avvocati, magistrati onorari, che ogni giorno consentono alla macchina della giustizia di andare avanti con ritmi accettabili. Per la politica, al netto della sicura ennesima reprimenda U.E., è suonata la campanella dell’ultimo giro, poi molti potrebbero prendere, loro malgrado, la decisione di seguire la decisione dell’Avv. Livio Cancelliere, lo scenario che si verrebbe a creare sarebbe catastrofico.