L’ISTAT ha comunicato che nel primo trimestre del 2024 si stima che il prodotto interno lordo (Pil), sia aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% in termini tendenziali. Si tratta della terza variazione positiva, dopo la flessione registrata nel secondo trimestre 2023.
La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto in tutti i comparti: agricoltura, silvicoltura e pesca, industria e servizi. “Dal lato della domanda, commenta l’Istituto, la componente nazionale, misurata al lordo delle scorte, è in diminuzione, mentre si stima un aumento della componente estera netta. Con questo risultato, di cui si sottolinea la natura provvisoria, la variazione acquisita per il 2024 si attesta allo 0,5%”.
Anche nell’Eurozona e nell’EU si registra un aumento del PIL dello 0,3% secondo quanto diffuso da Eurostat. Nell’ultimo trimestre del 2023 il PIL è diminuito dello 0,1% nell’area Euro mentre è rimasto stabile nella UE. Ad aprile, secondo le stime preliminari elaborate dall’Istat, l’inflazione aumento dello 0,2%, portandosi a 0,9% su base annua. La lieve decelerazione risente perlopiù della dinamica tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-13,9% da -10,3% di marzo) e dei Servizi relativi ai trasporti (+2,9% da +4,5%).
In leggero rallentamento risultano anche i prezzi dei Beni alimentari (+2,6% da +2,7%). Di contro, i prezzi dei Beni energetici regolamentati mostrano una decisa ripresa tendenziale (+0,8% da -13,8%), nonostante il calo congiunturale (-8,2%). La dinamica su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” continua anche ad aprile la sua discesa (+2,4% da +2,6%), mentre l’inflazione di fondo si attesta al +2,2% (da +2,3%).