Il Consiglio Nazionale dell’ANDIS (Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici), riunitosi a Battipaglia (SA) dal 9 all’11 maggio, ha affrontato, tra i temi inseriti nell’ordine del giorno, la misura suggerita dal DDL Semplificazioni, relativa alla conferma, su richiesta delle famiglie, dei docenti di sostegno precari. L’Associazione, sottolineando comunque “la necessità di garantire la continuità educativa e didattica soprattutto agli studenti con particolari fragilità”, ritiene che tale provvedimento “non appare realmente funzionale alla realizzazione di un efficace progetto di vita dello studente con disabilità, in quanto la richiesta dei genitori potrebbe essere condizionata da un coinvolgimento emotivo”.
L’ANDIS critica la misura evidenziando anche che “non è estesa a tutti i docenti della classe e, quindi, sembra non riconoscere il ruolo del docente specializzato per le attività di sostegno didattico come docente contitolare della classe” e che “appare discriminatoria nei confronti dei docenti curricolari, comunque responsabili della presa in carico dello studente in situazione di disabilità”. La conferma del docente di sostengo, secondo l’Associazione, inoltre, “ingenera false aspettative nelle famiglie in quanto i numerosi vincoli da rispettare e previsti dal citato DDL lasciano la possibilità di conferma del docente di sostegno come eventualità molto remota”
Il Consiglio Nazionale, pertanto, auspica che la continuità educativa e didattica venga garantita a tutti gli studenti attraverso “la stabilizzazione del personale precario” e “vincoli inderogabili relativamente la mobilità per tutti i docenti”.