È iniziato con il migliore degli auspici l’iter di costituzione di un Osservatorio Municipale sulle Povertà, le Disuguaglianze Sociali e le Buone Pratiche del XII Municipio di Roma Capitale. La Commissione Politiche Sociali, deputata all’istruttoria della proposta di delibera, nella seduta del 21 gennaio scorso, ha espresso parere favorevole all’unanimità.
L’Osservatorio che si intende costituire si propone come strumento attraverso il quale il Municipio e la comunità territoriale potranno acquisire una competenza adeguata nella lettura dei bisogni, delle povertà e dell’emarginazione del territorio, ma anche delle buone pratiche esistenti a sostegno dei cittadini in difficoltà.
Un’eredità che viene da lontano
Il 12 febbraio 1974 si apriva il convegno “La responsabilità dei cristiani di fronte alle attese di carità e giustizia nella città di Roma”, passato alla storia come l’incontro sui “Mali di Roma”. Un evento storico che portava alla luce le profonde disuguaglianze e problematiche della Capitale, richiamando l’attenzione su degrado, povertà ed emarginazione, con un’attenzione particolare per le periferie e i cittadini più fragili. Cinquant’anni dopo, quelle stesse ferite non solo persistono, ma si sono amplificate, a causa di nuovi fenomeni sociali ed economici.
Oggi, la povertà a Roma si manifesta in quattro dimensioni principali: lavorativa, con contratti precari e salari insufficienti; sanitaria, con difficoltà di accesso alle cure per i più vulnerabili; abitativa, con migliaia di famiglie in attesa di un alloggio popolare e affitti inaccessibili; e educativa, con un alto tasso di abbandono scolastico e giovani esclusi dal mondo del lavoro e della formazione.
Secondo i dati più recenti, a Roma il 12,7% della popolazione è a rischio di povertà, con oltre 18.000 famiglie in lista per un alloggio popolare e 22.162 persone senza fissa dimora. La povertà educativa colpisce il 10,7% dei giovani, mentre la precarietà lavorativa e l’inaccessibilità delle cure sanitarie aggravano ulteriormente le disuguaglianze.
Un Osservatorio per agire
L’Osservatorio si propone di affrontare queste criticità attraverso un’analisi multifattoriale e l’individuazione di buone pratiche già esistenti sul territorio municipale. Per il Capogruppo del Partito Democratico, Renato Midiri, “Questo Osservatorio, insieme al coordinamento del volontariato, al prezioso lavoro dei nostri servizi sociali e grazie al contributo degli Enti de Terzo Settore, rappresenta un passo importante per affrontare in modo strutturale le disuguaglianze che affliggono il nostro territorio. È fondamentale unire le forze per garantire risposte concrete ai cittadini più vulnerabili”.
Gli fa eco il Consigliere Pierangelo Massaro (Capogruppo di Forza Italia): “L’Osservatorio può rappresentare uno strumento operativo e un modello virtuoso per fronteggiare la povertà nelle sue quattro dimensioni: lavorativa, sanitaria, abitativa ed educativa. Abbiamo costruito questa proposta con la convinzione che la principale missione dell’istituzione di prossimità sia quella di non lasciare nessuno indietro”. Anche per la Capogruppo della Lista Calenda Sindaco, Francesca Severi “Questo Osservatorio rappresenterà una risposta concreta ai bisogni dei cittadini. La povertà è un fenomeno complesso che richiede interventi multidimensionali. L’osservatorio nasce come organo snello, indipendente dall’amministrazione e rappresentativo delle forze politiche di maggioranza e di opposizione e soprattutto delle realtà della società civile. È fondamentale lavorare insieme per garantire che nessuno venga lasciato indietro, promuovendo inclusione e giustizia sociale”.
Verso l’approvazione in aula
Adesso tutto è pronto per il passaggio in aula nel parlamentino di via Fabiola, verosimilmente entro le prossime settimane. Se, come ci si augura, avverrà l’approvazione del testo, questo costituirà il primo esperimento concreto per far fronte al problema delle povertà a cinquant’anni di distanza dal Convegno sui “Mali di Roma”. Un traguardo significativo per un Municipio che vuole farsi modello di inclusione e solidarietà.
L’Osservatorio non sarà solo un luogo di analisi, ma uno strumento di azione, capace di coinvolgere le realtà del terzo settore e di promuovere politiche integrate per contrastare le disuguaglianze. Come ha ricordato il Consigliere Alessandro Alongi, Presidente della Commissione Politiche Sociali: “Senza un attento lavoro di monitoraggio, è difficile raggiungere efficacemente gli ultimi, che spesso sono anche i più invisibili”.