Fase decisiva o solo uno stratagemma per prendere tempo?
Entra in una nuova fase, forse decisiva, l’esame delle proposte di riforma delle attuali leggi elettorali di Camera e Senato nella Commissione Affari Costituzionali di Montecitorio.
Nel pomeriggio di oggi e nella mattinata di domani 3 marzo, infatti, la Commissione presieduta da Andrea Mazziotti di Celso ascolterà in audizione professori ed esperti della materia elettorale sulle motivazioni della sentenza con cui la Consulta ha dichiarato in parte incostituzionale l’Italicum e sui 20 Disegni di Legge ora all’esame della Affari Costituzionali.
Al momento, non è ancora stato individuato un testo base tra le proposte tra loro diverse per segno (tra i firmatari dei molti DdL figurano infatti esponenti sia di maggioranza che di opposizione) e contenuto (si spazia dal ritorno al Mattarellum all’adozione di un sistema proporzionale “alla greca”, fino al meccanismo messo a punto nel 2014 dall’M5S). Da questo elemento e dall’incertezza sui tempi di arrivo nell’Aula della Camera di un provvedimento su cui far entrare nel vivo la discussione, emerge il sospetto che la nuova tornata di audizioni non sia altro che un espediente per prendere tempo, in attesa che si risolvano le dispute sulla durata della Legislatura o che si arrivi a un accordo al di fuori del Parlamento.
Scorrendo i nomi degli esperti che si alterneranno in audizione, nell’elenco odierno spiccano le figure di Felice Besostri, autore dei ricorsi alla Corte Costituzionale su Porcellum e Italicum, Stefano Ceccanti, ex senatore Pd tra i più attivi in favore del Sì al referendum del 4 dicembre, Valerio Onida, ex presidente della Consulta, e Anna Falcone, avvocatessa divenuta nota per il sostegno al No alla revisione della Costituzione. Per quanto riguarda le audizioni di domani, va invece evidenziata la presenza di Roberto Zaccaria, docente universitario ed ex presidente della Rai, e di Vincenzo Lippolis, professore di Diritto costituzionale autore di saggi a sostegno del progetto di riforma Renzi-Boschi.