Risoluzione del Parlamento Europeo sulle linee guida del fenomeno. Un incontro, nei giorni scorsi, a Roma
“La robotica è un ambito molto più ampio di quanto si possa pensare. Non solo automazione industriale o industria 4.0. Un robot è anche altro”. Roberto Cingolani, direttore dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), ha aperto così i lavori del convegno “Umani e umanoidi: prospettive di sviluppo e problematiche dell’Intelligenza artificiale” che si è svolto nei giorni scorsi a Roma, presso il Pontificio Consiglio della Cultura.
Per Cingolani, in ogni caso, “la transizione non sarà semplice, ci vorranno regole e bisognerà cambiare il nostro modo di vivere e di apprendere, in poche parole ci sarà chiesto di metabolizzare l’innovazione”.
Una mattinata dedicata alla discussione e all’approfondimento di temi quanto mai attuali, come il legame tra la robotica e la società, le nuove professioni ecc. Protagonisti, oltre al direttore dell’IIT, la prof.ssa Maria Chiara Carrozza e il presidente del Cnr, Massimo Inguscio, che hanno condotto il dibattito alla presenza del cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura.
Un approccio fondamentale nello sviluppo degli umanoidi e della robotica, è stato sottolineato, sarà quello dedicato all’etica e alla coesistenza con l’essere umano. Diffondere il ricorso ai robot nella società e promuoverne l’accettazione da parte dei cittadini significherà anche mettere a punto regole etiche di utilizzo. L’integrazione nella vita comune di queste nuove tecnologie sarà il risultato di un sapere scientifico-tecnologico, ma soprattutto culturale, si è ribadito.
Tutti temi, continua Cingolani, che potrebbero essere tradotti in un codice giuridico-normativo che possa disciplinare le interazioni fra essere umani e robot. I robot, insomma, dovranno essere umano-centrici, al servizio dell’essere umano e accanto a lui.
Problematiche al centro del dibattito in Italia, ma soprattutto in Europa. Il 16 febbraio scorso il Parlamento europeo ha adottato infatti una risoluzione sulle linee guida per regolare il fenomeno e le norme di diritto civile sulla materia. I deputati hanno chiesto inoltre alla Commissione di considerare l’opportunità di realizzare un’Agenzia europea per la robotica e l’intelligenza artificiale.
Sicuramente questo è solo l’inizio di un cammino che renderà necessaria una regolamentazione oltre a riferimenti etici, visto che – gli esperti sono concordi – i robot sono destinati a entrare sempre più nelle nostre case.