L’Autorità per l’Energia sforna offerte. Ddl Concorrenza sempre nel limbo
di LabParlamento
C’è qualcosa che non torna nel dibattito sull’apertura del mercato elettrico in Italia e sulla specifica questione dell’abbandono della cosiddetta “tutela”.
Da una parte il Ddl Concorrenza, che contiene la data di riferimento per questa fase di apertura finale ovvero il 1° luglio 2018, langue in Parlamento tra voci di improvvise accelerate (addirittura voto di fiducia) e repentine ritirate (l’ultima, pare, anche questa settimana). Dall’altra, il regolatore del settore ovvero l’Autorità per l’Energia cerca di tranquillizzare gli operatori che non ci capiscono più nulla (ma che invece dovrebbero programmare per tempo iniziative e investimenti) procedendo come se tutto fosse in discesa nelle decisioni preparatorie del nuovo assetto di mercato. Il risultato è qualcosa di notevolmente anacronistico per qualsiasi attento osservatore e/o commentatore.
Ultima notizia in merito a questa inspiegabile vicenda (almeno fino a quando non si registreranno incoraggianti passi in avanti in Parlamento) è quella della pubblicazione e relativa consultazione del Documento di consultazione 204/2017 (osservazioni entro il 5 maggio) che ha al centro un ulteriore avvicinamento al superamento della “maggior tutela” e a quello della cosiddetta “Tutela simile” partita lo scorso 1° gennaio proprio per accompagnare il consumatore, gradualmente, verso il mercato libero.
In particolare, con il documento l’Autorità illustra i propri orientamenti in merito all’introduzione delle “Offerte a Prezzo Libero a Condizioni Equiparate di Tutela” (denominate PLACET) per l’energia elettrica e per il gas naturale e in merito alla revisione delle condizioni contrattuali non economiche delle altre offerte di mercato libero. L’obiettivo essendo quello di delineare (“compatibilmente con l’evoluzione del contesto normativo prevista dal DdL concorrenza attualmente in corso di approvazione, e del conseguente affermarsi del mercato libero come modalità normale di approvvigionamento”) un assetto dei mercati retail in cui si avranno, nell’ambito appunto del mercato libero, le seguenti tipologie di offerte:
- offerte PLACET caratterizzate da condizioni contrattuali fissate dall’Autorità, al netto delle sole condizioni economiche i cui livelli sono liberamente definiti tra le parti, sebbene in accordo a una struttura pre-definita di corrispettivi;
- altre offerte di mercato libero che saranno caratterizzate da prezzi e da condizioni contrattuali liberamente definite dai venditori, ad eccezione di alcune condizioni contrattuali che saranno stabilite dall’Autorità.
L’Autorità prevede di applicare le disposizioni ai clienti di piccola dimensione serviti nel mercato libero identificati, per il settore elettrico, con tutti i clienti (domestici e non domestici) connessi in bassa tensione e, per il settore del gas naturale, con i clienti finali (domestici e non domestici) titolari di PDR (punto di riconsegna) con consumi annui inferiori a 200.000 Smc, ad eccezione dei clienti relativi alle attività di servizio pubblico.
È intenzione infine del regolatore prevedere l’entrata in vigore differenziata degli obblighi di offerta PLACET di energia elettrica per i fornitori ammessi alla Tutela SIMILE e per tutti gli altri fornitori del libero mercato. Così, l’obbligo di offrire l’offerta standard entrerà in vigore il 1° gennaio 2018, restando il singolo fornitore libero di anticipare tali offerte sin dal 1° ottobre 2017. Per i fornitori ammessi alla Tutela SIMILE, invece, la disciplina dell’offerta standard entrerà in vigore a far data dal 1° ottobre 2017.