“Soluzioni univoche e poco selettive”. Audizione alla Camera
di LabParlamento
“L’Autorità condivide l’approccio olistico adottato dalla Commissione europea nella predisposizione del pacchetto così come ritiene che gli obiettivi e le finalità della proposta, declinati nelle diverse articolazioni, richiedano grande sforzo di coerenza e di coordinamento tra le disposizioni. Tuttavia, al fine di assicurare che la transizione verso il nuovo paradigma energetico sia gestita in maniera efficiente ed efficace, l’Autorità ritiene che alcuni elementi del pacchetto debbano essere modificati, per evitare il rischio di un irrigidimento e un appiattimento del conseguente quadro regolatorio su soluzioni univoche e poco selettive”.
Lo sostiene il presidente dell’Autorità per l’Energia, Guido Bortoni, nella memoria relativa alle tre proposte di regolamento e una proposta di direttiva facenti parte del pacchetto di proposte della Commissione Europea “Energia pulita per tutti gli europei”, il cosiddetto pacchetto invernale.
Nella memoria, presentata oggi in audizione presso la commissione Attività Produttive della Camera, si descrivono le principali caratteristiche generali e le criticità delle proposte, riconducendole principalmente a tre specifici ambiti di intervento: il disegno di un mercato all’ingrosso più sicuro e integrato, il ruolo dei consumatori come attori di mercato e la nuova governance energetica fra Stato, Regione e Unione europea.
Secondo l’Autorità, proprio in ragione dell’incertezza che caratterizza il futuro del sistema energia-clima e delle ampie differenze strutturali che ancora contraddistinguono i diversi mercati nazionali, gli strumenti tecnici e le modalità per il raggiungimento degli obiettivi condivisi debbono poter essere selezionati dagli Stati membri con adeguati margini di flessibilità e selettività.
Del resto, l’obiettivo di graduale convergenza verso soluzioni ottimali può essere agevolmente raggiunto tramite la definizione, su base volontaria o contenuta in atti di indirizzo europei, di principi generali che favoriscono la sperimentazione di soluzioni diverse, ma riunite nell’ottemperanza a principi generali primo fra tutti quello dell’integrazione europea. In definitiva, in considerazione delle specifiche caratteristiche dei mercati elettrici europei, si ritiene più adatto un approccio che valorizzi le diversità, piuttosto che un’imposizione top down di un modello univoco.
Tra le proposte oggetto dell’audizione odierna, in particolare, l’eccesso di dettaglio regolatorio appare particolarmente accentuato nella Direttiva elettrica. Ad esempio, le disposizioni in materia di fatturazione (art. 18, Direttiva elettrica) contengono prescrizioni puntuali sulla frequenza della fatturazione che, sebbene meno stringenti rispetto a quelle vigenti nel contesto italiano, rischiano di richiedere una revisione non giustificata e costosa della disciplina nazionale senza alcun beneficio per i consumatori
Nelle proposte del pacchetto si rilevano, poi, incoerenze significative nella attribuzione delle competenze e delle responsabilità, in particolare per quanto riguarda la sicurezza e la gestione dei sistemi elettrici, tematiche su cui è necessario maggiore coordinamento ed armonizzazione a livello europeo. Al riguardo, il regolatore osserva una preoccupante divergenza tra il piano delle competenze, trasferite – sotto diversi profili – dal livello nazionale a quello europeo, ed il piano delle responsabilità, che rimangono sostanzialmente nazionali, quando, invece, competenze e responsabilità dovrebbero coincidere.