Sacconi assegna in Commissione Lavoro un affare dedicato a IoT, robotica e big data. Risoluzione entro settembre
La Commissione Lavoro del Senato, su impulso del presidente Maurizio Sacconi, intende approfondire l’impatto sul mercato del lavoro italiano delle nuove tecnologie che contribuiscono alla digitalizzazione delle attività lavorative, tra cui Internet of Things, robotica avanzata, big data e realtà aumentata.
Saranno oggetto di indagine la polarizzazione del lavoro sia in termini di reddito che di competenze richieste, la nuova distribuzione geografica dei lavori, le competenze e le abilità corrispondenti alle domande del mercato, i modi con cui promuoverle tra i giovani e tra gli adulti con le relative modalità di certificazione, la regolazione dinamica delle mansioni e degli inquadramenti, la flessibilità spazio-temporale delle prestazioni lavorative, la struttura del salario, le prestazioni sociali necessarie a proteggere le transizioni occupazionali e professionali e la contrattazione collettiva funzionale a una piena condivisione tra le parti dei cambiamenti.
La Commissione vuole comprendere le grandi tendenze in atto nelle società più dinamiche e individuare modi per governare la transizione, in modo da poterla indirizzare verso risultati occupazionali positivi in termini sia di quantità che di qualità.
Il ciclo di audizioni partirà oggi, con i rappresentanti di Federmeccanica, Fiom, Fim, Uilm e Adapt. Sono state inoltre considerate prioritarie le convocazioni dei rappresentanti di organizzazioni internazionali, come la Commissione europea, l’OCSE, l’Organizzazione internazionale del lavoro e qualificati ambienti universitari, realtà associative particolarmente sensibili ai temi dell’innovazione e imprese che hanno avviato importanti esperienze pilota. L’obiettivo è far sì che l’affare assegnato possa concludersi con una risoluzione entro il prossimo settembre, in modo da approfondire e definire una nuova geografia dei lavori.