L’Italia punta ancora su Industria 4.0: le risorse sulla formazione e per rimodulare il super-ammortamento
“Abbiamo trovato un accordo sia sui principi che sulle strategie di policy comuni in diverse aree” come “la cybersecurity, la proprietà intellettuale e gli standard internazionali”. Al termine del G7 Industria e ICT di Torino, il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ha dichiarato che il vertice “appena concluso è stato molto fruttuoso, abbiamo adottato una dichiarazione finale ambiziosa e approfondita con tre diversi allegati su pmi, intelligenza artificiale e cybersecurity, che indicano la posizione del G7 su una vasta serie di temi che riguardano la trasformazione digitale dei nostri sistemi economici.
La trasformazione digitale spaventa come tutti i cambiamenti che acquisiscono una velocità difficile da controllare, aggiunge Calenda: questa rivoluzione consentirà “progressi inimmaginabili. Ad esempio, sul piano del welfare, avremo sistemi sostenibili solo se avremo un pieno utilizzo dei big data e dell’intelligenza artificiale”. All’interno di questi rivolgimenti il ruolo “di noi Policy Maker” è quello di “monitorare cosa accade, ed iniziare a disegnare con un tratto di matita, quali sono i principi che lo devono governare” stando ben attenti a non “costruire una gabbia che freni il cambiamento”.
Lato Italia viene rinnovato il sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico alle aziende che investono in digitalizzazione e nuove tecnologie con l’annuncio di un piano da 20 miliardi di euro che conferma «Industria 4.0» anche per il prossimo anno e punta a potenziarla: “Il Governo non ridurrà le risorse” sostiene Calenda a margine del vertice, “saranno ridistribuite spostandone sulla formazione e rimodulando il super-ammortamento”.
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Scarica l’Annex 2 “G7 Multistakeholder Exchange on Human Centric Ai for our Societies”
Scarica l’Annex 3 “G7 Actions for Enhancing Cybersecurity for Businesses”